La partenza di Demiro Pozzebon non è più così scontata, anzi ha lasciato il posto a quella che sembra essere una permanenza pressoché certa. L’Avellino ha infatti eliminato dalla lista dei cedibili l’attaccante classe ’88 prelevato la scorsa estate dall’Olbia con un biennale, dopo una serie di valutazioni sul reparto avanzato.
Su tutte, quella riguardante la squalifica di Luigi Castaldo. La sentenza di patteggiamento per il caso Nocerina tarda ad arrivare, ma la prossima settimana dovrebbe essere quella buona. Quattro i mesi che con ogni probabilità saranno inflitti al bomber di Giugliano che, conti alla mano tornerà a disposizione a fine novembre. Di qui la scelta di trattenere Pozzebon, reduce dal prestito in Lega Pro all’Aquila e a segno con una doppietta in occasione del test di domenica contro la Rappresentativa Sturno. Probabile poi che il centravanti laziale venga ceduto nuovamente a titolo temporaneo a gennaio.
Pozzebon farà reparto con Tavano, Mokulu e Marcello Trotta, quest’ultimo blindato 48 ore fa dal direttore generale Massimiliano Taccone con l’annuncio della clausola rescissoria di tre milioni. La sua cessione, per ovvi motivi di ambizioni in massima serie o all’estero del calciatore e di cartellino sul lato economico, non è assolutamente da escludere fino alle 23 del 31 gennaio. In tal caso, l’Avellino potrebbe rimpiazzarlo con Diego Falcinelli.
In lista di sbarco anche Simone Petricciuolo, per il quale in Lega Pro c’è la fila. Il suo agente Claudio Parlato sta valutando le proposte dei vari club che hanno bussato alla sua porta in modo da consentire al suo giovane assistito di esprimersi con maggiore continuità rispetto all’avventura con l’Aversa Normanna. In attesa di una sistemazione anche il centrocampista ex Agropoli Guido D’Attilio.
Capitolo Togni. L’infortunio che il regista brasiliano si è procurato con un gesto di nervosismo nel post partita di domenica, esclude al momento sia la rescissione del contratto in scadenza il 30 giugno 2016 (già complicata per via del braccio di ferro sulla buonuscita) sia la cessione in Lega Pro. Il taglio rimediato ad altezza tibiale per il calcio sferrato ad una porta dello spogliatoio rischia di metterlo fuori causa un paio di mesi. Salvo clamorosi colpi di scena dunque l’ex centrocampista del Pescara non lascerà l’Irpinia in questa sessione di mercato creando non pochi grattacapi al club di Taccone dal punto di vista dell’ingaggio e del posto over occupato in lista.