Avellino Calcio – Pescara, l’infermeria non dà tregua a Oddo

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Massimo Oddo si avvicina alla trasferta di Avellino con il tarlo dell’emergenza che picchi forte nella sua testa. “Mi inventerò qualcosa anche questa volta” ha affermato con tono rassegnato ieri il tecnico del Pescara, alle prese con assenze e acciacchi tra difesa e centrocampo.

Out per infortunio i difensori Coda, Mazzotta, Crescenzi e Campagnaro, con Diamoutene ancora in ritardo di condizione, mentre gli squalificati sono Zuparic, Torreira e Benali, quest’ultimo stangato con quattro turni.

Capitolo acciaccati. Oddo deve fare i conti con le condizioni non ottimali dei vari Mandragora, Bruno, Zampano e Memushaj. L’albanese anche oggi ha svolto differenziato, domani sarà in gruppo e lo staff medico farà di tutto per renderlo arruolabile in un centrocampo già minato dalle assenze di Torreira e Benali. Stesso discorso per Zampano, utile come il pane a Oddo per far quadrare i conti nel reparto arretrato dove tutto ruota intorno a Mandragora.

Se il gioiellino classe ’97, che soffre al polpaccio, non dovesse farcela, allora Oddo sarebbe costretto ad arretrato al suo posto Bruno, anche lui non al meglio ma recuperabile. In questo modo, il Pescara si difenderebbe – accanto a Fornasier e con Vitturini-Zampano sugli esterni – con un altro mediano adattato, una consuetudine oramai nell’emergenza che si propone puntualmente ogni settimana.

A centrocampo invece largo a Verre e Memushaj interni con Bruno playmaker, che, in caso di arretramento, sarebbe rimpiazzato dallo stesso Verre con l’inserimento di Ransford Selasi nel ruolo di mezzala. Un autentico rompicapo per Oddo che invece in attacco può contare su tutti gli effettivi, in primis Caprari e Lapadula detentori, rispettivamente con dieci e venti gol, detengono il 60% del fatturato di squadra in termini realizzativi. Con loro uno tra Verde e Pasquato.

 

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