Walter Novellino è una persona diretta, non le manda mai a dire e lo ha confermato domenica sera in occasione dell’amichevole Perugia-Spal (finale di 1-1 con botta e risposta firmato Bandinelli-Paloschi) al “Renato Curi”. Il tecnico dell’Avellino, a Perugia dalla famiglia dopo aver terminato il ritiro di Cascia, ha polemizzato con il club biancorosso per un accredito non concesso.
Un disappunto che – secondo quanto riportato da Umbria24.it – Walter Novellino avrebbe manifestato a più persone in tribuna durante la partita, a tal punto da rendere necessario l’intervento del presidente Massimiliano Santopadre per un chiarimento. Che non c’è mai stato perché il trainer di Montemarano, probabilmente irritato, ha evitato il confronto con il patron del Perugia.
“Probabilmente si è trattato di un malinteso, di un ritardo in una richiesta di accrediti, ma sono molto dispiaciuto per quanto successo, anche perché di persone accreditate ce n’erano diverse – ha spiegato a Umbria24.it il tecnico dei lupi – Il mio nome è Novellino, vivo a Perugia, sono un perugino. Al ‘Curi’ ero in veste di tecnico di un’altra squadra, mandato dalla mia società. L’Avellino ha fatto richiesta di accredito, la società del Perugia ha risposto come ha creduto. Io non devo dare nessuna spiegazione, vorrà dire che quando verranno ad Avellino riserveremo lo stesso trattamento. Ma per me è finita lì”.
Patron Santopadre ha successivamente chiarito l’accaduto replicando all’allenatore dell’Avellino: “Purtroppo l’amichevole era interamente organizzata dalla ‘Sport media event’, società con la quale il Perugia ha un contratto e, l’incasso della presentazione, era di completa gestione di chi ha organizzato. Il signor Novellino non ha potuto usufruire dell’accredito e ne siamo dispiaciuti. Ma non è dipeso da noi”.