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Avellino, Izzo: “Liquido Circelli e accolgo soci irpini”. Ma il tempo stringe

di Claudio De Vito. Poco prima di mezzanotte un nuovo comunicato firmato Luigi Izzo per aggiornare i tifosi biancoverdi sulla querelle societaria.

“E’ giunto il momento in cui è necessario passare dalle parole ai fatti” ha spiegato l’attuale massimo dirigente entrato in rotta di collisione con il 50% della compagine societaria non di sua espressione. “I miei consulenti – ha aggiunto – sono adesso incaricati di contattare i sig.ri Circelli, Riccio e Cusano per invitarli a dare seguito a quanto più volte da loro rappresentato a mezzo stampa e addivenire, senza speculazioni, ad una rapida cessione delle quote da loro detenute”.

E non manca un’altra stoccata nei confronti di Nicola Circelli: “Alla luce dei recenti accadimenti, che addirittura vedono coinvolta l’immagine della U.S. Avellino 1912 in una vicenda di pseudo calcio mercato sulla quale ogni opportuno approfondimento andrà esercitato, emerge di tutta evidenza l’inadeguatezza della attuale amministrazione unica alla guida del Club”.

Ma oramai c’è davvero poco tempo per altre schermaglie. Nelle prossime ore è attesa la svolta, o meglio dovrà necessariamente consumarsi alla luce dell’inchiesta federale sul passaggio di proprietà di dicembre. Lo staff di professionisti che collabora con l’imprenditore di Montesarchio tratterà la liquidazione delle quote con soci ‘dissidenti’, i quali non chiedono altro che di tornare in possesso dei capitali immessi nella gestione societaria in questi due mesi.

Accordo propedeutico al riassetto delle quote in favore dei già annunciati soci irpini pronti a fare il loro ingresso accanto a Luigi Izzo. “Considerate le imminenti scadenze che interessano il buon prosieguo della vita del Club – ha spiegato il presidente – ho già preso contatti con uno studio notarile per formalizzare il trasferimento delle quote e di consentire, come anticipato, l’ingresso di nuovi Soci, espressione delle migliori eccellenze territoriali e in grado di assicurare alla U. S. Avellino 1912 un futuro basato su una solida programmazione”.

Rispetto alla nota di venerdì sera, nulla di sostanzialmente nuovo se non la concretizzazione della volontà di liquidare i soci ritenuti di troppo. Con il fiato della Covisoc sul collo, una programmazione mai decollata, gli stipendi da pagare e l’ennesima mortificazione per la piazza, i tifosi avrebbero gradito già risposte concrete. Fino a quando la rimodulazione della proprietà non sarà concretizzata, lo sciopero del tifo indetto ieri sera – qualche ora prima del comunicato di Luigi Izzo – rimarrà in vigore.

 

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