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Il man of the match Antonio Zito esce dal campo con la palma di migliore tra i biancoverdi. Bene il reparto difensivo.
Frattali 6,5 – Compie un’autentica prodezza sul fendente di Fedato prima di andare al riposo. Conferma la sua affidabilità. E’ di fatto il nuovo titolare nelle gerarchie tra i pali.
Pisacane 6,5 – Prova spiccatamente propositiva del difensore partenopeo che sfiora il gol tre volte nel giro di cinque minuti. Si propone bene sulla fascia di competenza, oltre a tenere a bada Fedato sul suo lato.
Ely 6 – Ordinaria amministrazione al ritorno da oltreoceano per il verdeoro. Granoche la vede col contagocce, anche se è servito poco e male dai compagni
Chiosa 6,5 – Salva su Acosty lanciato a rete con un recupero eccezionale. Lucido per tutti i novanta minuti, sovrasta il diretto avversario con una condotta impeccabile.
Bittante 6 – Solito egregio lavoro di copertura contro avversari brevilinei come Acosty e Garritano. Attento nel presidiare la fascia.
Schiavon 5,5 – Non riesce a ribadire gli standard elevati di Catania. L’ex Cittadella torna abulico e involuto e Rastelli gli risparmia oltre mezz’ora di agonia.
Arini 5,5 – Quantità ad intermittenza davanti alla difesa per fedelissimo mediano di Rastelli. Quando azzecca la rottura la squadra riparte, altrimenti rischia di trovarsi gli avversari nella propria area.
Zito 7,5 – Sembra un’altra serata maledetta, ma poco dopo la mezz’ora può liberare il mancino e la gioia per la prima agognata marcatura con la maglia biancoverde. Un boato accompagna l’esplosione del suo siluro ravvicinato. Peccato per l’ammonizione che gli impedirà di esserci a Vicenza.
Sbaffo 5,5 – Intesa deliziosa a sprazzi con Trotta, ma troppi passaggi a vuoto. Scarse le tracce di fantasia lungo il suo sentiero. Ha la palla buona a metà ripresa ma si perde sul più bello.
Castaldo 6,5 – L’assist per Zito nasce da una strepitosa intuizione. Ci è voluto un lampo dei suoi per rompere il ghiaccio. E poco importa se nel finale Zoboli lo costringe a prolungare il digiuno realizzativo.
Trotta 6 – Si preoccupa più di lavorare nell’ombra, dando del tu al pallone per far salire la squadra ed organizzare la ripartenza del gioco. Poca luce per lui in area di rigore dove è controllato a dovere da Zoboli e Cionek. Cala vistosamente nella ripresa e rimedia anche un giallo. Le fatiche azzurre si fanno sentire.
D’Angelo dal 13’ st 6 – Ci mette un po’ per calarsi nel match, ma la voglia di riaffermarsi in mediana è tanta dopo l’esclusione di Catania. Preziosi i suoi polmoni nel finale.
Soumarè dal 37’ st s.v.
Comi dal 46’ st s.v.

