Il direttore generale dell’Avellino Massimiliano Taccone esterna tutta la sua vicinanza alla tifoseria biancoverde reduce dalla tribolata trasferta catanese.
Avellino – L’Avellino non resta a guardare e segue da vicino la vicenda che ha interessato i propri tifosi a Catania. Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo per la revoca delle misure cautelari emanate nei confronti di due supporters biancoverdi, che in giornata si è abbattuta la mannaia del questore di Catania Marcello Cardona: 22 anni di Daspo complessivi per i quattro tifosi individuati dal circuito di videosorveglianza dello stadio “Angelo Massimino”.
E proprio in queste ore di forte angoscia ed incredulità che hanno pervaso gli ambienti del tifo biancoverdi, arriva il sostegno del club che esprime la propria solidarietà nei confronti dei reduci di Catania, costretti ad entrare con ampio ritardo sugli spalti al culmine di un calvario iniziato alle soglie della Sicilia.
“Siamo molto amareggiati e vicini ai nostri tifosi” commenta ai microfoni di Irpinianews il direttore generale del sodalizio di Piazza Libertà Massimiliano Taccone che, come in occasione dell’improvviso divieto di trasferta a Bergamo lo scorso dicembre, ha deciso di mettere la faccia in una situazione penalizzante per la tifoseria irpina.
“Abbiamo avuto modo di parlare con il tribunale e la questura – spiega il dg biancoverde – Non giudico assolutamente il lavoro altrui ma sta di fatto che il servizio d’ordine poteva essere gestito diversamente. I nostri tifosi sono giunti in ritardo allo stadio e posso garantire che erano tutti regolarmente muniti di biglietto”.
“Si sono verificati problemi ai tornelli ma – sottolinea – ricordo che in occasione della partita con il Bari, per evitare caos e ritardi nell’ingresso dei tifosi ospiti, abbiamo aperto i varchi visto che era stato accertato che fossero in possesso del tagliando ed inoltre per agevolare il lavoro degli steward. A Catania ciò non è avvenuto”.
“E’ stata compiuta un’opera di repressione piuttosto che di prevenzione – è l’amara constatazione di Taccone jr – Seguirò in prima persona gli sviluppi della vicenda per avere giustizia – assicura – Quanto accaduto è assurdo”.
Ci sarà tempo per approfondire la questione. Poco, invece, quello a disposizione per il riscatto della squadra dopo gli ultimi risultati negativi. “I risultati non ci sorridono – afferma Massimiliano Taccone – Allo stesso tempo però siamo consapevoli di essere in ripresa dopo l’ottima prestazione offerta a Catania. Non siamo riusciti a concretizzare le occasione create ed in settimana il mister ha lavorato molto su questo aspetto. I ragazzi non sono affatto demoralizzati, come neanche la società del resto”.
Sul match ai piedi dell’Etna la macchia indelebile della clamorosa svista arbitrale che ha condannato i lupi al ko. “Un episodio gravissimo” lo definisce Taccone. “Non mi è piaciuta affatto la gestione della partita da parte dell’arbitro – aggiunge – Rigore a parte, ammonire Arini con la minaccia di espellerlo per una banale protesta dopo otto minuti di gioco mi è sembrato eccessivo. Ci siamo fatti sentire in Lega. Sono episodi che pesano nell’economia della stagione, ma non crediamo ad alcun disegno contro di noi”.
Infine, una carezza al bomber Marcello Trotta, che con la maglia dell’Under 21 azzurra ha fatto innamorare tutti gli italiani. “Sono molto contento per lui – gongola il numero due della società irpina – E’ motivo di vanto per il nostro club che grazie all’operato del direttore sportivo Enzo De Vito ci ha visto lungo. Da quando gioca con noi si è conquistato un posto da titolare con gli azzurrini. Richieste per lui? Ne parleremo dopo l’Europeo”.