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Avellino Calcio – L’importanza di chiamarsi Gavazzi: sarà il jolly di Toscano

Claudio De Vito – Uno dei pilastri del nuovo corso tecnico targato Toscano sarà Davide Gavazzi. Il centrocampista lombardo, giunto in Irpinia un anno fa su espressa richiesta di Attilio Tesser, si è rivelato uno dei punti di forza dell’Avellino nello scorso campionato nonostante un paio di infortuni che ne hanno condizionato la continuità di rendimento.

Interno di centrocampo (principalmente sinistro), vertice alto nel rombo ed esterno del tridente: Gavazzi ha ricoperto una miriade di ruoli tra la gestione Tesser e quella Marcolin rivelandosi un vero factotum grazie alla sua duttilità tattica.

Anche Toscano ne sfrutterà la prerogativa di uomo tuttofare della mediana. I due si sono soltanto sfiorati alla Ternana, dove Gavazzi arrivò in prestito dalla Sampdoria nel gennaio 2014 dopo l’esonero del trainer calabrese che fu sostituito proprio da Tesser.

Ora invece la possibilità di trovarsi finalmente in biancoverde con Toscano che avrebbe già individuato la collocazione dell’ex Vicenza all’interno dei suoi schemi. Gavazzi nasce centrocampista di fascia con un graduale spostamento verso il centro operato con decisione da Tesser due anni fa durante l’esperienza di Terni.

In virtù di ciò, Gavazzi potrebbe ricoprire il ruolo di laterale destro di centrocampo nel 3-4-3 o, in alternativa, nel 3-5-2, modulo in cui potrebbe agire anche da interno. Una varietà di soluzioni che già stuzzicano l’immaginario tattico di Toscano, che avrà nelle sue mani una pedina preziosa per gli equilibri del centrocampo.

 

 

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