Avellino Calcio – Si è formato nella palestra di Modric e Kovacic: ecco chi è Cirjak

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Alla scoperta dell’estroso centrocampista croato in prova alla corte di Attilio Tesser in questi giorni: sul suo talento il marchio di garanzia di uno dei vivai più prolifici d’Europa.

Arriva dalla Croazia il potenziale primo acquisto di gennaio dell’Avellino intenzionato a puntellare il centrocampo con il profilo di Lovre Cirjak. 24 anni e di proprietà dello Zadar, club militante nella Seconda Divisione croata, Cirjak sta tentando di convincere Attilio Tesser da lunedì. L’avventura con il suo club si è praticamente conclusa da un mese e l’Avellino ha già pronti tutti gli accordi in caso di placet del proprio allenatore.

L’ingaggio di Cirjak aprirebbe ufficialmente un nuovo fronte europeo del mercato biancoverde già orientato a nord del vecchio continente con le operazioni in entrata dal Belgio. L’Avellino pesca nell’Est Europa con la speranza che l’affare Cirjak, qualora dovesse andare in porto, sia più redditizio di quello Nitriansky, giunto in Irpinia con referenze interessanti ma deludente finora nel suo apporto alla causa.

Cirjak è uno dei tanti prodotti della palestra di talenti della Dinamo Zagabria, club di punta del calcio croato che annovera al suo interno uno dei vivai più prolifici dell’intero panorama europeo (il terzo secondo un rapporto del 2014 dell’Osservatorio calcistico CIES), il primo dell’Europa dell’Est. Folta la schiera di gioielli distribuiti nei vari top club europei: Corluka (Manchester City), Eduardo (Arsenal), Modric (Tottenham), Lovren (Lione), Mandzukic (Wolfsburg), Kovacic (Inter), Vrsaliko (Genoa), Halilovic (Barcellona) e Brozovic (Inter).

Cirjak non ha avuto la loro stessa fortuna, eppure ha brillato nelle giovanili della Dinamo fianco a fianco con Vrsaliko, ora al Sassuolo, e con Andrej Kramaric, attaccante attualmente in forza al Leicester City di Ranieri. In uscita dalla Dinamo Zagabria, Cirjak ha proseguito la sua avventura in Croazia tra le file del Novalja, del Rastane e del Primorac Biograd, per poi traslocare in Macedonia allo Shkendija. E’ qui che si è rimesso in gioco ottenendo una nuova chance in patria con lo Zadar la scorsa stagione conclusasi con l’amara retrocessione dal massimo campionato croato. Magra consolazione personale: tre gol e tre assist in trenta presenze.

Cirjak è un centrocampista eclettico, esplosivo e che gioca con entrambi i piedi, prediligendo il calcio col mancino, velenoso e potente sia da fermo che in movimento. Alla luce di questa sua peculiarità, Cirjak ha giocato in più ruoli: la fascia di competenza a tutto tondo è ovviamente quella mancina, ma il candidato ad indossare la maglia biancoverde non disdegna la collocazione al centro tra le linee e sulla destra. Il ventaglio di opzioni tuttavia va razionalizzato in ottica 4-3-1-2, il modulo caro a Tesser e che vedrebbe Cirjak agire da mezzala sinistra oppure, all’occorrenza, da mezzala destra e trequartista. Potrebbe giocare anche largo a sinistra ma nei piani di Tesser soltanto in un ipotetico 3-5-2 per la sua vocazione offensiva.

Per lui ora la possibilità di strappare un contratto in Italia. Una chance da non lasciarsi sfuggire per un calciatore al quale non manca di certo la tenacia e la voglia di emergere marchiate a fuoco dalla scuola slava. L’Avellino ci punta e aspetta Tesser per mettere nero su bianco.

 

 

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