“Il direttore sportivo dell’Avellino è stato bravissimo ad anticipare tutti bloccando Camarà quattro-cinque mesi fa”. Beppe Accardi tesse le lodi di Enzo De Vito che con la sua costante attività di scouting è andato a scovare il talento guineense classe ’93 in Serie D, tra le fila della Correggese.
“Per una questione di rispetto nei confronti di chi è arrivato prima – ha evidenziato il procuratore di Camarà nel corso di Focus Mercato in onda su Avellino TV – è stato giusto indirizzare il mio assistito verso Avellino. C’erano Trapani, Brescia e Novara che avevano scatenato le proprie attenzioni su Camarà”.
La burocrazia ne ha ritardato l’affermazione nelle categorie che contano. “Non è arrivato in Italia prima perché ci sono stati problemi con il passaporto – ha spiegato Accardi – quando ci è riuscito lo ha fatto con la nazionalità portoghese ed è dovuto passare per le categorie inferiori per mettersi in mostra”.
“Sono contento dell’approdo in B di Camarà – ha proseguito Accardi che con l’attaccante africano ha messo nero su bianco per tre anni con opzione biennale – il ragazzo meritava una chance importante, lo conosco da quando aveva sedici anni. L’ho sempre seguito portandolo in Belgio per un periodo. E’ uno degli uomini più rappresentativi della sua Nazionale, la Guinea Bissau, dove costringe alcuni elementi della massima serie del Portogallo a fargli da riserva. La gente del suo Paese lo adora, sono convinto possa diventare fondamentale anche per l’Avellino”.
Temperamento e duttilità al servizio di Domenico Toscano. “Ha una forte personalità, non ha paura di confrontarsi con altri calciatori di valore – ha sottolineato Accardi – ritengo Camarà molto più forte di Carlos Embalo. Può giocare sia da attaccante esterno del tridente che da seconda punta in coppia”.