
Atripalda – “La sinistra sta attraversando un momento difficilissimo. Continua ad essere incapace di trovare le ragioni dell’unità perseverando nel frammentarsi, quasi ubbidendo ad una irrefrenabile volontà autodistruttiva. In questa spirale è paradigmatico l’atteggiamento di chi si ritiene unico depositario dell’ortodossia e scaglia anatemi denigratori ed offensivi verso chiunque (praticamente tutti al di fuori di se stesso) non ritiene “degno” di essere considerato di sinistra. Ma mentre l’autoproclamarsi giudice su chi è e chi non è di sinistra, al tempo di un Pci che raggiungeva il 30%, per quanto esercizio stucchevole, poteva apparire comprensibile in presenza di un partito pieno di contributi eterogenei, oggi, di fronte alla possibile dissoluzione della sinistra e alla necessità di raccogliere tutte le forze residue, appare fuori da qualsiasi logica”. E’ il cappello della nota diramata dal Coordinamento di Sinistra Democratica di Atripalda, che prova a fare il quadro della situazione in cui si colloca attualmente il movimento politico. “La sinistra è qualcosa di più complesso della banalizzazione che sta passando nell’opinione pubblica – si legge ancora – sempre di meno e sempre pronti a dividersi. La sinistra è una necessità vitale per il nostro paese in un momento difficile come l’attuale in cui va posto un argine alla destra che usa strumenti rozzi che evocano le peggiori energie del paese per muovere l’attacco ai fondamenti delle regole della democrazia e della convivenza civile. Uno su tutti: l’intolleranza per il diverso che sta cominciando a mostrare i propri effetti nelle aree culturalmente ed economicamente più arretrate del nostro paese. Bisogna essere aperti al confronto, alla convergenza, alla ricerca di alleanze nella società come nelle istituzioni, all’opposizione come al governo, con tutte le forze che si vogliono opporre alla destra e si pongono il tema della trasformazione nella tutela e nella difesa della democrazia. Ed è proprio su questi presupposti che sta (adesso) nascendo dopo dolorose scissioni e faticose ricomposizioni l’esperienza di Sinistra e Libertà. Ed è anche il motivo per cui noi di Sinistra Democratica condividiamo questo percorso in cui riteniamo non ci sia più spazio per una visione arretrata e rancorosa”. Poi la nota passa in rassegna il territorio ed in particolare la Città del Sabato. “Ad Atripalda Sinistra Democratica è forza di governo e, tra mille difficoltà, sta dando il proprio leale contributo ad uscire da una crisi finanziaria e politica profonda, tenendo ben salda la barra del centro sinistra. Questo sforzo ha dato un primo grande risultato che è sotto gli occhi di tutti: la dissoluzione del centro destra nonostante sia forza di governo nazionale e provinciale e nonostante l’incredibile dispiegamento di fiancheggiatori. Si veda ad esempio quello che succede in una parte dell’associazionismo che, sulla carta indipendente, non fa nulla neanche per confondere le idee sulla sua palese parzialità. L’attacco quotidiano scomposto, gratuito, spesso offensivo cui è sottoposta la maggioranza è il chiaro sintomo di una difficoltà dell’opposizione che in questo modo prova ad uscire dalle secche in cui è finita per assoluta mancanza di idee e credibilità. A chi si professa di sinistra, anzi, non dovrebbe sfuggire che ad Atripalda sta accadendo che il Pd sembra non soffrire delle incertezze sulla propria identità mentre invece altrove ha pensato bene di distinguersi dalla sinistra (ma non c’è anche un po’ di sinistra nel suo patrimonio genetico?) per compiacere l’opportunismo qualunquista di Casini. Non solo. Ma da noi capita anche che, in aperta contestazione della “deriva a destra del gruppo consiliare di opposizione”, venga , dal centro, una adesione alla costruzione di un “centro che guarda a sinistra”, e l’attenzione ad un’alleanza allargata che includa diverse anime e sensibilità. Segnali chiari rispetto al confuso panorama politico italiano! Noi, intanto, continuiamo a lavorare e per una sinistra unita, che però sia concreta non già evanescente e chiusa nei propri rancori; che abbia la fierezza delle proprie idee e le porti al confronto. Questa e la nostra storia, questo è quanto ci ha insegnato chi ci ha preceduto ed ha reso la sinistra atripaldese un esempio per l’intera provincia. Ci teniamo a sottolinearlo proprio quando ci hanno appena lasciato due figure di riferimento per tutti i compagni di Atripalda. A Sabino Loffredo ed Alfredo Scarpa – conclude la nota – va il nostro affettuoso ricordo e la nostra gratitudine per il loro esempio e il loro insegnamento”.