Atripalda – Antica Abellinum: si aprono nuovi spiragli

0
308

Atripalda – “Il nuovo decreto di esproprio, che abbiamo ottenuto il 24 febbraio dalla Direzione Generale per i Beni Archeologici del Superiore ministero che è stata notificata, il giorno dopo, al Commissario ad Acta, all’Avvocatura Distrettuale di Salerno, ai legali dei signori Dello Jacono, a parere dell’Avvocatura Generale dello Stato, paralizzerebbe gli effetti della sentenza del Tar di Salerno”. È questo il passaggio più significativo della nota che il Soprintendente Archeologo Maria Luisa Nava ha inviato al primo cittadino Aldo Laurenzano, sulla vicenda del Parco Archeologico di Abellinum. Una comunicazione che ha contribuito a rasserenare ulteriormente gli animi, dopo l’interrogazione parlamentare promossa dalla senatrice Diana De Feo e la mobilitazione chiesta e attivata dal sindaco Laurenzano, dall’assessore Luigi Adamo e dal suo collega di Avellino Salvatore Biazzo. “La Soprintendenza si sta muovendo per tutelare uno dei patrimoni storici e archeologici più importanti probabilmente a livello nazionale e l’amministrazione comunale sta seguendo passo passo tutti gli sviluppi di una vicenda paradossale – afferma il primo cittadino Aldo Laurenzano – il parere dell’Avvocatura Generale dello Stato ci tranquillizza sull’effetto paralizzante del secondo decreto di esproprio”. Allegata alla nota della Soprintendente anche il parere dell’Avvocatura di Stato e una ulteriore precisazione della Nava sul lavoro svolto nell’intera vicenda: “In merito al fatto che questa Soprintendenza possa essere considerata tardiva nell’attivarsi contro gli effetti della sentenza, le rappresento che questa Soprintendenza, allorché il 16 febbraio le è stata notificata la sentenza – continua la nota della Nava – si è immediatamente attivata sia presso l’Avvocatura distrettuale di Salerno, sia presso l’Avvocatura Generale dello Stato, e che, solo dopo che le stesse avevano risposto negativamente, ha potuto agire, così come consigliato dall’Avvocatura Generale dello stato nella nota del 18 febbraio. In definitiva, tutto sta ad indicare chiaramente come la Soprintendenza si sia più che tempestivamente ed assiduamente adoperata per la difesa dell’area archeologica di Atripalda e dei nostri comuni interessi”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here