Atripalda – Caso Abellinum: una sentenza ‘clamorosa’ ed una tempistica singolare. Lascia a bocca aperta, infatti, il verdetto del Tar che ha restituito ai proprietari il suolo – circa 22 ettari di terreno con reperti di valore inestimabile – su cui sorge il parco archeologico di Atripalda.
Solo oggi, improvvisamente, viene all’attenzione la sentenza del Tar di Salerno – depositata il 12 gennaio 2009 – che stabilisce che, entro 40 giorni, l’area di Abellinum espropriata alla famiglia Dello Iacono dal Ministero per i Beni Culturali ed oggetto, solo negli ultimi 25 anni, di numerose e fruttuose campagne di scavo, va restituita dal Ministero che la detiene sine titulo.
Ma l’Irpinia non ci sta. La mobilitazione è partita questa mattina dal municipio di Atripalda dove, nel corso di una conferenza, il sindaco Aldo Laurenzano, l’assessore alla Cultura Adamo, l’assessore alla Cultura di Avellino Salvatore Biazzo e l’architetto Matteo Sessa della Soprintendenza dei Beni Culturali di Avellino e Salerno hanno mostrato la ferma determinazione a mettere in campo tutte le iniziative utili per evitare il peggio. La Sovrintendenza, tanto per cominciare, ha già presentato al Ministero la richiesta di un nuovo esproprio.
A lasciare perplessi, oltre alla inusualità della decisione, anche la tempistica: il contenzioso tra la famiglia Dello Iacono, proprietaria del fondo, e il Ministero dei beni culturali si trascina oramai da anni. La sentenza del Tar, oggi esecutiva, è stata emessa circa un anno fa e non ha trovato alcuna opposizione.
“Speriamo di ottenere una risposta dal Ministero nel giro di 48 ore – ha spiegato Sessa – in modo da notificarla immediatamente. Altrimenti lunedì saremo in trincea e non permetteremo a nessuno di varcare la soglia del Parco. Stiamo parlando di un bene culturale e non di un campo piantato a grano”. L’appello ai cittadini e alle istituzioni è arrivato poi dal sindaco Aldo Laurenzano: “Non stiamo parlando di un bene che appartiene solo ad Atripalda ma di un patrimonio collettivo. Per questo chiedo l’interesse e la partecipazione attiva di tutti”.
Sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale in quota Pdl Raffaele La Sala: “Si dia, in ogni sede, una risposta ferma di merito e di metodo. Si assumano iniziative coraggiose: si riunisca, se necessario, il Consiglio Comunale in seduta permanente. Abellinum – fatti salvi i diritti ad un equo indennizzo dei proprietari – appartiene alla collettività”.
Redazione Irpinia
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