Lunedì pomeriggio 16 e martedì 17 il CROM di Mercogliano ospita una riunione nell’ambito del progetto “ATENA ORIONE”. Appuntamenti analoghi si sono avuti in sequenza a: Bari, Palermo, Napoli e Catania. L’incontro prevede la partecipazione di un gruppo ristretto di esperti per fare il punto sulla ricerca e l’applicazione di un farmaco anticancro di nuove generazioni, il Bevcizumab, un “anticorpo monoclonale” che ha attività antiangiogenica, nella cura del cancro alla mammella (Atena) e al colon retto (Orione). Per dirla in maniera semplice l’effetto di questa farmaco consiste nel ridurre i vasi sanguigni che sono necessari per far arrivare sangue alle cellule tumorali, riducendo così la possibilità di crescita dei tumori che, sempre per effetto del trattamento con il farmaco, divengono sempre più aggredibili dai classici farmaci chemioterapici. Come si vede l’argomento è di gran rilevanza per la salute dell’uomo e certamente è facile auspicare che verranno fuori risultati e conclusioni di enorme importanza. Non vi è null’altro da aggiungere se non è che a valle dell’incontro è “utile” e doveroso diffondere i risultati. L’occasione serve anche per ricordare che il 15 p.v. ricade la giornata annuale del paziente oncologico, fissata nel 2006 con decreto del presidente dei ministri, e tutto quello che viene fatto per curarli e alleviare le loro sofferenze, dalla ricerca sperimentale al letto del malato (la cosiddetta medicina traslazionale).
Redazione Irpinia
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