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Aste Ok, in tremila pagine le accuse ai nuovi indagati per corruzione in atti giudiziari

AVELLINO- Gli indagati nell’ambito del procedimento aperto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sulle presunte false dichiarazioni contro i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino salgono a nove. A Ciriaco e Caterina De Nardo, già indagati per le dichiarazioni rese il 14 e il 30 settembre del 2022 si aggiungono altri sette indagati con una nuova ipotesi di reato, quella di corruzione in atti giudiziari. Il nuovo sviluppo nella vicenda giudiziaria e’ emerso a seguito del deposito di un’annotazione di Pg della Guardia di Finanza del Nucleo Pef di Napoli. Una contestazione più grave che si aggiunge a quella di falsa testimonianza e calunnia aggravata. Secondo l’ipotesi della Dda di Napoli tutti avrebbero fornito il loro apporto svolgendo un ruolo causalmente rilevante nel contesto della transazione corruttiva che sarebbe avvenuta per le presunte false testimonianze. In particolare una somma di danaro. In questo momento il Collegio e’ in camera di consiglio per decidere se, come chiesto dalle difese, proprio per consentire un termine per accertare il contenuto dell’informativa di 3000 pagine, ci sia un rinvio dell’udienza. L’ipotesi di reato aggiunta a quelle di falsa testimonianza e di calunnia sono basate sulla circostanza che De Nardo Ciriaco in occasione della udienza tenutasi il 30 settembre 2022 e De Nardo Caterina in occasione dell’udienza tenutasi il 16 settembre 2022 – per dichiarare il falso e per negare la verità incolpando, pur sapendoli innocenti, dei reati di falso ideologico in atto pubblico, violenza privata e di abuso d’ufficio gli ufficiali di polizia giudiziaria in servizio presso il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino (e segnatamente il Capitano Pietro Francesco Laghezza, il Luogotenente Francesco Giordano e il Maresciallo Francesco Petruzzo che, nella fase delle indagini preliminari relative al procedimento avevano partecipato, nella loro qualità di ufficiali di polizia giudiziaria, il 18 aprile 2021 per la De Nardo Caterina e per il De Nardo Ciriaco, alla escussione dei due come persone informate sui fatti, redigendo e sottoscrivendo i relativi verbali), si sarebbero fatti promettere (e in parte dare secondo l’ipotesi degli investigatori ) da Formisano Gianluca e da Barone Antonio – per il tramite di De Nardo Salvatore, Formisano Annarita, Petrozziello Giuseppe, D’Archi Nicola e Del Grosso Alessandro (gli ultimi due sono avvocati), che avrebbero fornito il loro apporto svolgendo un ruolo “causalmente rilevante nel contesto della transazione corruttiva in esame – utilità, e segnatamente una somma di danaro”.

Le difese, a partire dall’avvocato Claudio Botti, hanno chiesto ” un termine a difesa” alla luce della “circostanza che ieri pomeriggio ci viene comunicato il deposito di un’ informativa di 3000 pagine. Non abbiamo nessuna conoscenza di quanto avvenuto”. Un problema di metodo quello sollevato dal penalista napoletano, rispetto alle risultanze del procedimento parallelo. “Da questo contenitore collegato il pubblico ministero fa entrare atti di indagine continui. Rispetto le strategie del pubblico ministero. Il Tribunale ha il dovere di garantire il diritto alla difesa. Nasce un procedimento collegato, per cui una serie di testimoni che oggi devono essere ascoltati sono indagati. Il Tribunale ha dovere di garantire il diritto di difesa. Abbiamo tremila atti di indagine che ancora non sappiamo cosa siano. Non si puo’ continuare a giocare su due tavoli”.

Alla richiesta si e’ associato l’avvocato Roberto Saccomanno, che ha anche rilevato come: “Addirittura abbiamo assistito alla scorsa udienza alla circostanza rappresentata dal teste (il capitano Andrea Zuppetti della Gdf) che molto candidamente ha ammesso di aver fatto un attività di indagine tra un udienza e l’ altra . Abbiamo compreso qual è l’indirizzo del Tribunale ma ha ragione l’avvocato Botti almeno mettetevi in condizioni di esercitare in maniere piena il mandato che ci è conferito, altrimenti il processo diventa una farsa. Se il pm deposita un’ informativa di tremila pagine e oggi dobbiamo fare il processo. Penso che abbiamo tutto il diritto di sapere cosa contengano. Presumo che non sarà un’informativa irrilevante e non pertinente. Mi sembra evidente che oggi non possiamo celebrare il processo. Posto che alcuni dei testimoni che dobbiamo ascoltare oggi sono indagati in procedimento connesso”. Il penalista Alberico Villani ha ricordato invece come “Non è possibile depositare atti di un altro procedimento penale”. Il pm Henry Jhon Woodcock ha invece difeso la scelta del ” rispetto delle regole processuale, quello che il codice penale ci consente di fare o non fare e quello che è più importante”.

Le due informative del 19 ottobre e del 12 dicembre, quella che e’ stata prontamente depositata all’attenzione delle difese, secondo il pm antimafia e’ arrivata nel processo perché rispetto ad una richiesta di dissequestro legata all’ Arca di Noe’ vi era stato un parere negativo della Procura Antimafia con le due informative del militari del Nucleo Pef della Gdf allegate. Dopo una lunga camera di consiglio il Tribunale ha deciso di rinviare al 22 dicembre l’esame dei testi raggiunti dell’invito a comparire e indagati. Invece si è proceduto a sentire gli altri testimoni.

IL TESTE IN AULA: SPERONATI DA UN’AUTO, NIENTE DENUNCIA PER PAURA
Atti intimidatori che il testimone chiamato in causa durante l’istruttoria, per cui vi era la richiesta di escussione “de relato” da parte del penalista Gaetano Aufiero, ha raccontato di essersi aggiudicato nel marzo del 2021 l’immobile di famiglia, dopo che nel maggio del 2019 (fatto per cui vi era il coinvolgimento nell’inchiesta della Dda) c era stata l’aggiudicazione ma non si era potuto provvedere a saldare il totale della somma ed era tornato tutto all’asta. Almeno tre episodi intimidatori avvenuti ai danni dei suoi familiari. Non tutti denunciati. “I miei genitori non hanno mai denunciato questi atti temendo che ci potessero fare cose peggiori” ha spiegato il ragazzo, raccontando che oltre a due incendi di camion in uso a suo padre, uno denunciato il 17 gennaio 2020, vi era stato un episodio che non è riuscito però a collocare con precisione, riferendosi genericamente al 2019, in cui erano stati speronati in auto insieme alla madre. Un episodio che avrebbe segnato il testimone. Le difese hanno molto insistito sul ruolo avuto da M.C.C, la testimone schiaffeggiata da Galdieri a casa di Livia Forte, che il ragazzo ha ridimensionato ad un ruolo di “amica” della mamma che gli avrebbe dato una mano nella gestione dell’asta, visto che loro non erano esperti. Un ruolo che però non sembra avere convinto la difesa. Tanto che il difensore di Mario Gisolfi, l’avvocato Rosaria Vietri ne ha chiesto la trasmissione degli atti in Procura per falsa testimonianza.

SANSEVERINO: MAI INCONTRATO GENOVESE
Importante per la difesa di Damiano Genovese anche l’escussione di un nipote di Nino Sanseverino, detto “Nino a mafia”. Del resto la conversazione ambientale che ha dato via al processo Aste Ok e’ quella del 19 dicembre 2018 in cui Pasquale Galdieri, detto o Milord, aveva incaricato Damiano Genovese di informarsi della procedura relativa ad un’asta di un nipote di Sanseverino, inviando Genovese a Mugnano. Ma il testimone, rispondendo alle domande dell’avvocato Claudio Mauriello (che difende Genovese insieme al collega Gerardo Santamaria) ha confermato di aver avuto un immobile finito all’ asta, unico nella sua famiglia, ma ha escluso sia di essere stato presente ad un incontro fisicamente che via telefono tra lo zio e Damiano Genovese. Anzi, a precisa domanda del legale ha chiarito di non aver mai avuto contatti con Genovese e neanche suo zio gli avrebbe mai rappresentato di interessamenti dello stesso alla vicenda dell’asta. L’ultimo teste è stato un autorivenditore chiamato in causa dal figlio di Gisolfi nel corso della sua escussione. Lo stesso, teste sia chiamato ai sensi del 195 dall’avvocato Gaetano Aufiero e dallo stesso pm Henry Jhon Woodcock ha escluso di aver mai avuto interessamenti a vicende legate alle aste.

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