Ariano, truffa sul web: Polizia smaschera organizzazione

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questura di avellino
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Gli Agenti del Commissariato di Polizia di Ariano Irpino hanno smascherato una organizzazione a delinquere che nell’arco di 12 mesi era riuscita a truffare ignari acquirenti per circa 130mila euro. Nella rete dei truffatori era finito anche un giovane del Tricolle.

Cinque uomini, di età compresa tra i 32 e i 55 anni, ed una donna di 33 anni, tutti residenti nel settentrione, sono finiti nel mirino delle forze dell’ordine perché responsabili, in concorso, di truffa ai danni del giovane arianese.

L’episodio che ha portato alla denuncia dei soggetti risale alla scorso anno, quando la vittima aveva trovato un’inserzione su internet nella quale veniva proposto l’acquisto di un’autovettura ad un prezzo, come sovente accade in questi casi, molto vantaggioso.

“L’affare”, preceduto da contatti web e telefonici, veniva poi concluso con il versamento in acconto di 1500 euro. Nella circostanza l’acquirente irpino, caduto nella trappola, era assolutamente certo di aver concluso un ottimo affare, soprattutto in virtù del fatto che nel corso di svariati contatti telefonici avuti con il “venditore”, fino al versamento della caparra su carta prepagata postepay, aveva sempre avuto assicurazioni in ordine all’acquisto, supportato, tra l’altro, da un’ammaliante cortesia e professionalità evidenziate dal truffatore.

Soltanto dopo qualche giorno il giovane si era reso conto di aver subito una truffa visto che sia le numerose e-mail inviate all’indirizzo di posta elettronica che le innumerevoli telefonate effettuate, non avevano sortito alcun esito in quanto l’inserzionista sembrava essere svanito nel nulla.

La complessa attività di indagine avviata sin da subito dagli investigatori di Polizia, nella varie fasi di sviluppo, ha consentito di accertare che a monte della truffa, che ha caratterizzato l’intero territorio nazionale, si celava una vera e propria organizzazione a delinquere che nell’arco di 12 mesi era riuscita, avvalendosi della medesima truffa ed utilizzando carte bancomat prepagate diverse al fine di non ingenerare sospetti possibili sui potenziali acquirenti del web, ad intascare oltre 130.000 euro.

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