Arci Avellino in mobilitazione permanente: “Fermiamo il genocidio, è l’ora della responsabilità”

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L’assemblea provinciale dell’ARCI, riunitasi il 27 settembre, ha proclamato all’unanimità lo stato di mobilitazione permanente per la fine del genocidio in Palestina e a sostegno della Global Sumud Flotilla, impegno internazionale di solidarietà contro l’assedio di Gaza.

Dopo il presidio di ieri in Piazza Libertà, oggi l’associazione si ritrova davanti ai cancelli della Leonardo di Benevento, per protestare contro il mercato delle armi “che alimenta il genocidio”. Venerdì la mobilitazione proseguirà insieme agli studenti nelle piazze, mentre per sabato si stanno organizzando pullman per partecipare alla manifestazione nazionale a Roma, convocata insieme alla comunità palestinese.

Il percorso di impegno sul territorio continua: dopo il dibattito dello scorso weekend a San Potito, il 4 ottobre l’ARCI sarà protagonista anche delle mobilitazioni in programma a Caposele.

Al centro delle azioni proposte ci sono due direttrici principali: il boicottaggio delle merci israeliane e la richiesta alle amministrazioni locali di approvare delibere che sostengano il boicottaggio e la tutela della Flottilla. “Ogni sforzo deve essere tentato – afferma il Comitato Provinciale – non esistono iniziative inutili”.


L’appello: “Non basta più la solidarietà”

Nel documento diffuso, l’ARCI Avellino lancia un appello accorato:

“Stiamo assistendo in diretta all’orrore: un genocidio televisivo raccontato minuto per minuto, che si consuma nel silenzio complice della comunità internazionale. Ogni giorno conta i suoi morti, le sue case distrutte, le sue vite spezzate. La diplomazia ha fallito. Le istituzioni sovranazionali sono paralizzate. Le potenze occidentali, pronte a sanzionare altrove, applicano due pesi e due misure”.

Secondo l’associazione, non è più sufficiente la sola solidarietà: “L’aiuto umanitario, pur vitale, non fermerà le bombe. È tempo di assumerci la responsabilità politica. La nostra richiesta non è solo umanitaria ma politica: il riconoscimento immediato dello Stato di Palestina”.


Due fronti di mobilitazione

L’ARCI Avellino indica due assi di azione strategica:

  1. Sostenere chi rompe l’assedio
    Appoggio concreto alla Global Sumud Flotilla, attraverso raccolte fondi, pressione politica e diffusione del suo messaggio. “Non è solo una nave di aiuti, è un atto politico che sfida l’illegalità dell’assedio di Gaza”.

  2. Costruire una mobilitazione permanente sui territori
    Presidi, cortei, boicottaggio delle merci israeliane, pressione sulle istituzioni locali e sul Governo affinché riconoscano lo Stato di Palestina.


“È l’ora di scegliere da che parte stare”

L’appello si conclude con una presa di posizione netta:

“Non restiamo a guardare. Non siamo neutrali. La storia ci giudicherà per quello che abbiamo fatto, ma soprattutto per quello che non abbiamo fatto. Noi stiamo con il popolo palestinese. Noi stiamo con il diritto internazionale. Noi stiamo con la pace giusta”.