Avellino – LE INTERVISTE DI IRPINIANEWS – A due giorni dall’esito del ballottaggio al Comune di Avellino che ha riconfermato Giuseppe Galasso a sindaco della città, parla Antonio Gengaro che con il Centro sinistra Alternativo aveva registrato all’appuntamento elettorale del 6 e 7 giugno oltre il 7% dei consensi.
Galasso vince le elezioni con il 61,58% dei consensi, staccando di molto il suo avversario Massimo PreziosiQuanto ha contribuito a questo dato l’elettorato del Centro sinistra Alternativo?
“Molto. Soprattutto in termini politici. Chi ha votato per noi al primo turno ha riflettuto sul ballottaggio e con grande senso di responsabilità ha scelto di votare Galasso per salvare l’ultimo avamposto regionale del centrosinistra. Grande senso di responsabilità è stato dimostrato anche dai dirigenti dei partiti della mia coalizione che da subito hanno invitato a votare contro De Mita e il centro destra”.
In questi giorni sia Galasso che il senatore Enzo De Luca hanno continuato a parlare di apertura verso la sua coalizione. Eppure l’apparentamento non c’è stato perché le condizioni che voi avete posto non sono state accettate. Ora cosa vuol dire apertura, in cosa potrebbe concretizzarsi?
“Il Partito democratico farebbe bene a registrare il risultato del primo turno che è segnale di malessere nei confronti dell’amministrazione uscente. Di solito i sindaci uscenti hanno più facilmente la vittoria in tasca, in questo caso non è stato così. Preziosi è un ottimo penalista, ma ha fatto il sindaco più di trenta anni fa in una città e in un’epoca completamente diverse da oggi. In ogni caso noi siamo all’opposizione e le apertura le verificheremo in consiglio comunale. Ma sia chiaro il Pd non può pensare di aprire sugli uomini, ma sui temi: piano strategico, stop alla politica della cementificazione, promozione di un progetto culturale che rilanci la città, sviluppo e lavoro per i nostri giovani. Da parte nostra ci sarà una quotidiana verifica della squadra di governo.
Il Centro sinistra alternativo aveva chiesto a Galasso rinnovamento nella composizione della giunta. Eppure dalle prime indiscrezioni rispuntano i nomi di Ivo Capone, Antonio Genovese….
“Beh evidentemente avevamo visto giusto sulla volontà di non caratterizzare il nuovo corso in modo discontinuo rispetto al precedente, così come avevamo avuto ragione sull’apparentamento con le liste civiche. Noi abbiamo fatto una campagna elettorale contro il mondo imprenditoriale alle spalle di certi progetti sia nel centro destra che nel centro sinistra, imprenditori usati come cavalli di Troia per finanziare e sponsorizzare alcuni candidati.Il Pd dovrebbe tener conto che abbiamo votato e fatto votare Galasso solo per evitare l’emergenza democratica anche in città. Ora tenga in conto che con i nostri voti in consiglio comunale è entrata anche la lezione morale di Guido Dorso. La giunta deve averlo ben presente nei momenti delle scelte amministrative”.
Antonio Gengaro nei banchi dell’opposizione ancora una volta. Riuscirà a portare a Palazzo di Città le proposte delle liste che l’hanno sostenuta, Rifondazione comunista e Sinistra democratica?
“La nostra coalizione guarda avanti: ci presenteremo anche alle elezioni regionali. Dietro di me ci sono il lavoro e l’analisi politica più elevati di Avellino. Il nostro è stato e sarà un progetto che come unico interesse ha il bene della città. Con gli amici di Rifondazione e Sinistra democratica disegneremo insieme il percorso di opposizione all’attuale maggioranza”.
In conclusione, per citare il suo manifesto di ringraziamento agli elettori, gli avellinesi non sono stati più fessi dei nuscani?
“La città ha risposto positivamente ad un invito simpatico ed oggi possiamo dirlo: si, non siamo più fessi dei nuscani. Anche gli avellinesi hanno relegato Don Rodrigo nel suo palazzotto isolato”. (di Rossella Fierro)