“Proprio nel periodo in cui riprende con la stessa forza e con effetti ancor più nefasti degli anni ’60 l’emigrazione giovanile meridionale verso l’Italia del Nord, come testimoniato dal Rapporto Svimez 2010, ci sono tantissimi giovani del Sud, che decidono coraggiosamente di restare, nonostante le difficoltà e i limiti del contingente, decidono di metterci la faccia, impegnandosi in prima persona per cambiare lo status quo, candidandosi, cercando consensi, impegnandosi quotidianamente per l’ammodernamento e l’innovazione dei propri Comuni: sono i giovani amministratori meridionali, circa 8mila under 35 tra sud e isole”.
Inizia così la nota congiunta dei Coordinatori Anci Giovane delle Regioni Campania, Luigi Famiglietti, Sicilia, Doriana Ribaldo, Calabria, Sergio Rizzo e Basilicata, Angelo Summa sugli ultimi dati del rapporto Svimez.
“Oggi c’è una nuova classe dirigente che non vuole chiedere ed elemosinare ma appropriarsi del proprio futuro. Ne ha il dovere e anche il diritto. In contesto politico-isituzionale così immobile e litigioso, in un mare in tempesta non si può rimanere in balia delle onde ma remare nella stessa direzione. Siamo pronti ad assumere il comando della nave consapevoli che il vento non ci è favorevole e le responsabilità sono maggiori ma di certo non vogliamo essere naufraghi o addirittura rimanere nella stiva di una nave che sta per affondare. Non chiediamo assistenzialismo né fondi a pioggia, chiediamo che il rilancio del Mezzogiorno diventi una priorità per il Paese, in presenza di un piano organico per il Sud, i comuni e i giovani amministratori sono pronti a fare loro parte. Concordiamo pienamente con la Svimez quando afferma che la realizzazione di grandi infrastrutture dei trasporti è condizione necessaria e imprescindibile per il rilancio dell’economia meridionale. Il potenziamento dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria e della Statale “Jonica”; la realizzazione di nuove tratte interne alla Sicilia; l’estensione dell’Alta Capacità (se non dell’Alta Velocità) nel tratto ferroviario Salerno-Reggio Calabria-Palermo-Catania (a completamento del Corridoio I Berlino- Palermo) ed il nuovo asse ferroviario Napoli-Bari (a completamento del corridoio 8 Bari-Varna); infine, il Ponte sullo Stretto. Solo così il Sud Italia potrà realmente candidarsi ad essere la grande piattaforma logistica del Mediterraneo di cui tutti parlano. Ci convince, poi, la proposta della Svimez di affidare la programmazione degli interventi strategici per il rilancio del Sud ad una Conferenza delle Regioni meridionali, quale luogo di coordinamento tra le Regioni, in stretta correlazione con la Presidenza del Consiglio, con accanto, un’Agenzia indipendente di natura tecnica, di supporto operativo alle decisioni del Consiglio, e destinata alla progettazione”.