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An dopo l’addio di Storace. D’Ercole: “Nessuna emorragia in Irpinia”

Avellino – La fine del sodalizio Fini-Storace e l’intenzione avanzata dall’ex governatore del Lazio di fondare un nuovo partito di destra, sembra aver seminato proseliti anche in Irpinia. Tiberio Cappuccio, storico rappresentante del partito in provincia di Avellino ha detto addio ad Alleanza Nazionale, candidandosi quale ‘primo’ tesserato di “Destra”, il gruppo pensato dall’ex Ministro della Salute e che prenderà forma a partire da ottobre. Ma a frenare entusiasmi e apprensioni ci pensa il capogruppo regionale, Franco D’Ercole. “Alleanza Nazionale non ha subito nessuna emorragia. Il passaggio di un iscritto è un’azione irrilevante all’interno del partito in Irpinia, oltretutto sarà il primo e l’ultimo. I vertici regionali del partito sono solidali con Gianfranco Fini e con la dirigenza nazionale. Nonostante le legittime preoccupazioni avanzate da Storace – continua D’Ercolenon siamo d’accordo con la strategia adottata: le osservazioni si sollevano all’interno del partito e non con iniziative autonome e distruttive, soprattutto dopo una militanza trentennale in An”. Alla base della decisione di Storace “gli appelli e gli ultimatum lasciati cadere nell’indifferenza”. Condizioni che trovano concorde anche l’esponente irpino, da qualche settimana in rotta di collisione con la dirigenza provinciale, a cui aveva manifestato la difficoltà di confronto e di radicamento del partito sul territorio. Per il momento Cappuccio risulta essere l’unico adepto irpino della nuova corrente di destra. Come Storace… che al momento sembrerebbe isolato nella sua battaglia. Ma non per questo pentito. “Meglio soli che male accompagnati – avrebbe detto l’ex presidente della Regione Lazio – io ho provato a fare battaglia di valori dentro An. Sono bravi a parlare, ma avrebbero potuto alzare un dito, dire una parola”. (mari.mo)

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