Zungoli – Cinque dipendenti comunali di Zungoli hanno lavorato per quasi dieci anni in un container adibito a uffici realizzato con lastre di amianto. Per questo motivo, il tribunale di Ariano Irpino ha condannato l’ente a risarcire i danni biologici ad Angelo Grande, unico impiegato sopravvissuto alla terribile sostanza. I suoi colleghi, infatti, sono stati tutti uccisi da carcinomi all’apparato digerente. I fatti si svolsero negli anni ’80, dopo che il terremoto danneggiò la sede comunale, ripristinata solo un decennio più tardi. Un periodo lunghissimo di contatto con il dannosissimo eternit che, in un’occasione, fu anche scoibentato, rilasciando le sue micidiali fibre nel piccolo ambiente. Nel 2003, Grande ha deciso di fare il ricorso vinto dopo oltre nove anni. Il giudice, infatti, che ancora non ha reso note le motivazioni specifiche della sua decisione, ha condannato il Comune di Zungoli a liquidare il danno differenziale non patrimoniale, chiarito in ben 18 punti. Parallelamente, la magistratura ha aperto anche una inchiesta penale, le cui indagini sono portate avanti direttamente dai carabinieri di Zungoli.
Redazione Irpinia
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