Di seguito la nota di Raffaele Aurisicchio, coordinatore provinciale di SeL, sulla rielezione di De Stefano all’Alto Calore:
L’Assemblea dei Sindaci dell’Alto Calore, quasi tutti del PD, ha riconfermato Lello De Stefano nella funzione di presidente dell’ente.
Questo è avvenuto nonostante su di lui penda una richiesta di rinvio a giudizio per reati occorsi nell’esercizio del suo mandato di amministratore dell’Alto Calore e nonostante egli abbia avviato e patrocinato il percorso di aggregazione con la società “Ge.se.sa.” aprendo, di fatto,la strada alla privatizzazione dell’acqua e consegnando le stesse risorse idriche dell’Irpinia ad “A.Ce.A” e,quindi, al gruppo Caltagirone.
De Stefano è stato riconfermato ma non è chiaro per fare che cosa. L’Assemblea dei Sindaci non ha espresso alcuna indicazione riguardo a quello che bisognerà fare d’ora innanzi per organizzare il governo del ciclo integrato delle acque .
Negli interventi dei Sindaci è continuato a risuonare il ritornello della necessità di perseguire l’obiettivo della gestione pubblica. Ma sono proprio le norme ”privatrizzatrici” predisposte dal governo Renzi e approvate dal Parlamento su imput del PD che la rendono sempre meno possibile e la stessa soluzione della gestione “in house” non si può realizzare se continua a procedere il disegno di aggregazione con Benevento dove nella gestione del servizio idrico sono presenti i privati.
Per questo la riconferma di De Stefano alla guida dell’Alto Calore è uno schiaffo in faccia a tutti coloro che si sono battuti e continueranno a battersi per la gestione pubblica del ciclo integrato dell’ acqua
La responsabilità di quanto accaduto non può che essere addebitata al PD che ancora una volta dimostra la sua inconsistenza politica e decisionale .
La guerra per bande che dentro il PD si consuma non solo non permette di addivenire a soluzioni utili per l’Irpinia ma non consente nemmeno di essere in sintonia con le aspettative di buona politica che provengono dalla società.