AVELLINO- “Compiacimento”. E’ la parola d’ordine che l’amministratore unico di Alto Calore (dimissionario) Antonio Lenzi ha usato per rappresentare il suo stato d’ animo per la presenza nella sede di Corso Europa del Sottosegretario con delega al Cipess Alessandro Morelli, che ha raccolto l’invito del sindaco di Montefredane Ciro Aquino e si e’ confrontato con amministratori e cittadini sul futuro della gestione idrica in Irpinia. Lenzi ha ricordato come “In un anno e mezzo ho avuto un’ idea fissa, costante, che oggi raggiunge il suo epilogo attraverso la presenza di un autorevolissimo esponente del Governo. E’ impensabile che non ci fosse un coinvolgimento dell’autorità governativa. Alto Calore piaccia o no nella dialettica della questione idrica ha una posizione di legittimato passivo. Siamo consapevoli che se manca l’ acqua siamo il primo baluardo. Noi abbiamo parlato di metodo Caivano. La mia era una provocazione per dire che era necessario un focus straordinario del Governo”. Una serie di slides per dare esatta contezza del “momento di difficoltà estrema dovuta che ci porta a sostenere enormi difficoltà” quelle proposte nel suo intervento tecnico dal direttore generale dell’Alto Calore Andrea Palomba, che non ha mancato di sottolineare come vi sia “Un livello di perdita significativo, che e’ stato fissato in modo certosino: circa il 70 per cento di perdita (69,27%). Un livello di 48% il grado di severità idrica certificato dall’Autorità di Bacino, legato alla crisi climatica che determina una crisi idrica”. Le foto di come si sia ridotta la portata del Calore e l’esempio del “comune di Carife, dove l’ acqua è finita. Un momento di difficoltà climatica che non possiamo imputare certo ad Alto Calore”. Rispetto allo stato di cose ci sono anche alcune soluzioni prospettate. A partire dal fatto che: “Dobbiamo rivendicare le sorgenti di Cassano affinché alimentino la provincia di Avellino e Benevento. Fare un piano per cui l’Irpinia non debba andare in crisi dal 17 luglio. Non vogliamo fare la guerra dell’ acqua ma neppure lasciare la nostra provincia in crisi”. Palomba evidenza come: “Abbiamo difficoltà anche ad attrezzare i nostri idraulici e i nostri operai, che presto diventeranno cercatori di perdite occulte. Trasformarsi non solo per il guasto che Alto Calore deve risolvere come da contratto in 48 ore, ma andare anche a cercare le perdite”.
I PRESENTI
In sala ci sono tra gli altri i sindaci di Atripalda, Ariano Irpino, Altavilla Irpina, il commissario prefettizio di Avellino Giuliana Perrotta, il sindaco di Montella e presidente della Provincia Rino Buonopane, i sindaci di alcuni comuni del beneventano, i sindaci di Pratola Serra, Marzano di Nola, Quadrelle, Santa Paolina ed altre fasce tricolori. Il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Vincenzo Ciampi, una folta pattuglia di parlamentari ed esponenti della Lega, a partire dal senatore Gianluca Cantalamessa, da Giampiero Zinzi ai riferimenti locali Morano e Iaverone.
IL PIANO DELLA PROVINCIA DI 400 MILIONI CON FONDI FSC E 53 COMUNI
Il sindaco di Marzano di Nola Franco Addeo, giunto in Corso Europa insieme al presidente della Provincia Buonopane (di cui e’ capogabinetto) ha consegnato al Sottosegretario Morelli un “promemoria relativo ad un progetto che ha presentato la Provincia di Avellino e che l’allora ministro Raffaele Fitto ha definito poderoso, per 400 milioni con i fondi Fsc. Un progetto che ha registrato l adesione di 53 comuni, con un progetto esecutivo. Pensate che ad attestare la voluminosita’ del piano gli atti pesavano 137 chili”.
Tra i sindaci sanniti presenti Nicola Gentile, che ha segnalato a Morelli “un finanziamenti fermo al Cipess che riguarda un comune di Benevento e due di Avellino”.
Amerigo D’Onofrio presidente del consiglio di Gesualdo e componente del direttivo provinciale di Fratelli D Italia ha rappresentato al sottosegretario un documento per cui: ” tutti i finanziamenti prevedano il rifacimento della rete idrica sottostante. I progetti devono prevedere il rifacimenti della rete idrica e il sottosuolo. Ciò detto che l’Ipinia nel mese di agosto vede la sua popolazione aumentare la sua popolazione del 50% e non siamo secondi a nessuno. Come le ha propone gestione unico regionale che assorba tutte le funzioni”.
IL DOCUMENTO DEL COMITATO UNIAMOCI PER L’ACQUA
Siamo qui oggi non per una passerella, ma per rappresentare con chiarezza la voce dei cittadini irpini. Ringraziamo il Comune di Montefredane e gli altri Comuni che hanno già deliberato per chiedere
lo stato di crisi idrica: un segnale importante che dimostra come i sindaci sappiano tradurre in atti concreti l’esasperazione delle famiglie. Ma dobbiamo essere chiari: quella che viviamo non è solo un’emergenza momentanea, da affrontare con autobotti o ordinanze straordinarie, È una crisi strutturale, certificata dai dati ufficiali: in provincia di Avellino si disperde oltre il 54% dell’acqua immessa in rete. Il problema non
è la mancanza della risorsa, ma condotte vecchie e colabrodo che privano i cittadini di un diritto essenziale..A rafforzare questa consapevolezza ci sono anche gli atti parlamentari già approvati o discussi:
• la mozione votata all’ unanimità a firma di Gianfranco Rotondi, Mollicone, Toni Ricciardi e altri; l’interpellanza urgente dello stesso Ricciardi. Questi atti dimostrano che il Governo è già perfettamente a conoscenza della gravità della crisi.idrica irpina e del suo carattere strutturale. Ora non è più tempo di prenderne atto: ora servono i fondi straordinari per rifare le reti e garantire finalmente il diritto all” acqua. Per questo chiediamo: Un piano straordinario di rifacimento delle reti idriche, finanziato con fondi nazionali ed europei, senza gravare ulteriormente sulle bollette. Sostegni immediati alle famiglie costrette a vivere tra serbatoi, cisterne e autoclavi. Gestione pubblica, trasparente e partecipata dellacqua, senza scorciatoie che aprano la strada ai privati. Oggi ci presentiamo uniti, cittadini e sindaci, perché solo cosi I Governo non potrà rimandare ancora. L’acqua e un diritto e rIrpinia chiede rispetto: non interventi tampone, ma soluzioni strutturali e definitive.
Alto Calore, Lenzi “compiaciuto” per presenza Governo e Palomba lancia gli interventi anticrisi
