Riceviamo e pubblichiamo la nota della Cisl sull’Alto Calore:
La FEMCA Provinciale e Regionale, unitamente alla CISL Irpina, hanno esaminato la situazione determinatasi presso Alto Calore Servizi SpA, a seguito della recente Assemblea dei Sindaci ed esprimono profonda preoccupazione rispetto al futuro dell’Azienda e dei Lavoratori. Nella riunione dei massimo Organismo deliberantc di Alto Calore Servizi è stato approvato il Bilancio 2007 con un disavanzo di 9,5 milioni di Euro. Successivamente due Componenti il CdA hanno preannunciato le proprie dimissioni provocando,nei fatti,la decadenza del CdA stesso. La FE. MCA e la CISL ritengono che questi fatti siano valutati nella loro oggettività ed in assoluta autonomia, nel rispetto dei valori di un’Organizzazione che ha come unico scopo la tutela dei Lavoratori e dei Cittadini.
Noi ribadiamo l’irrinunciabilità del controllo pubblico sulla gestione delle risorse idriche e la scelta della Società per Azioni, quale modello di riferimento, è assolutamente funzionale all’obiettivo. A condizione che una società per azioni a capitale interamente pubblico sia gestita con gli stessi criteri ai quali si ispirano le società di questo tipo. Con le debite separazioni tra le Società che hanno come unico fine il profitto e quelle Pubbliche che hanno anche una funzione sociale. Sugli Enti Locali ricade la responsabilità di sostenere questo principio, cosi come accade positivamente in molte Aziende del Settore presenti sul Territorio nazionale.
Nei mesi scorsi il Consiglio di Amministrazione di Alto Calore Servizi, eletto dalla stessa Assemblea, ricevette una fiducia legata direttamente al raggiungimento di precisi obiettivi economici e gestionali.
Nella nostra totale autonomia e serenità di giudizio, al Consiglio di Amministrazione uscente addebitiamo precisi ritardi circa il confronto con la RSU ed il Sindacato su problemi prioritari per la condizione dei Lavoratori (inquadrarnento, reperibilità, orario di lavoro ecc.), compreso il disavanzo di 9,5 milioni di Euro che è stato poi approvato dall’Assemblea.
Allo stesso modo, nell’interesse dell’Azienda e dei Lavoratori, riteniamo grave che il Consiglio di Amministrazione sia decaduto non per sfiducia, né per valutazioni negative sul suo operato espresse dall’Assemblea oppure dai Consiglieri dimissionari. Ci auguriamo che l’Assemblea dei Sindaci provveda ad eleggere, in tempi brevi, il nuovo CdA perché in una fase cosi delicata bisogna rafforzare il confronto e la partecipazione dei Lavoratori sulle scelte idonee a garantire il futuro dell’Azienda.
La FEMCA e la CISL Irpina, augurano che con uguale celerità sia insediato il nuovo CdA dell’ATO per procedere all’affidamento della gestione ad una Società interamente pubblica, mettendo fine alle incertezze che gravano sul futuro dei Lavoratori.