Caposele – I militari della Compagnia carabinieri di Montella hanno intercettato nella mattinata diversi autocarri e sequestrato oltre 70 quintali di materiale ferroso, rottami inquinanti e materiale contenente tracce di eternit, per un valore complessivo di circa 95mila euro. L’operazione si inquadra nella serie di servizi finalizzati all’accertamento di reati connessi alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica ed, in particolare, allo smaltimento illecito di rifiuti e sostanze inquinanti.
Tale attività rientra nell’ambito di un vero e proprio filone di indagine portato avanti proprio dalla Compagnia di Montella che lo scorso anno nell’ambito della specifica materia legata all’emergenza rifiuti, al controllo, prevenzione e repressione dei reati connessi al trasporto, alla raccolta ed allo smaltimento illecito dei rifiuti ha proceduto a numerosi sequestri di autocarri che trasportavano rifiuti illecitamente e discariche abusive.
Grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e delle realtà locali, nelle prime ore del mattino, i Carabinieri delle Stazioni di Caposele e di Montemarano, nell’ambito di specifici controlli, hanno intercettato e fermato due grossi autoarticolati che, carichi di rifiuti speciali e pericolosi, provenienti dalla vicina provincia di Salerno, stavano attraversando l’Alta Irpinia percorrendo la strade secondarie, attigue ed alternative alla Fondo Valle Sele e all’Ofantina.
L’attività di prevenzione e controllo costantemente effettuata dai Carabinieri sulle strade principali, elaborata dal Comando Provinciale di Avellino attraverso il piano coordinato dei posti di controllo, tir ed autocarri che trasportano in modo illecito rifiuti, cercano di evitare proprio l’Ofantina che in passato era stata considerata l’asse viario privilegiato per la raccolta ed il trasporto illecito di rifiuti da e per l’Alta Irpinia, grazie anche alla sua agevole viabilità che permette di raggiungere in breve tempo le zone di Napoli, Salerno, Caserta ed, ultimamente, anche la provincia di Foggia.
I tir intercettati avevano probabilmente deciso di ‘evitare’ i numerosi e sistematici posti di controllo predisposti lungo l’Ofantina e cercato percorsi alternativi, tra le arterie che permettono di muoversi nelle campagne dell’Alta Irpinia evitando le strade principali, scegliendo di attraversare l’Alta Irpinia durante le prime ore del mattino, pensando, in questo modo di evitare i controlli.
Così evidentemente non è stato, poiché i tir sono stati intercettati dai Carabinieri e controllati: le operazioni di verifica dei documenti hanno permesso di accertare che gli autotrasportatori stavano effettuando il trasporto senza essere in possesso di alcuna autorizzazione o iscrizione all’Albo Nazione Gestore Rifiuti, necessaria per effettuare la raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti di ogni genere, specie quelli speciali e pericolosi.
Per questo motivo, i Carabinieri contestavano agli autotrasportatori intercettati le violazioni penali previste per il trasporto illecito di rifiuti nonché quella per aver esercitato l’attività di raccolta, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in assenza delle prescritte autorizzazioni.
Immediatamente, al fine di interrompere l’illecita attività posta in essere, i Carabinieri hanno sottoposto a sequestro, sia i mezzi utilizzati che gli oltre 70 quintali di materiale ferroso, rottami inquinanti, radiatori in alluminio, qualche batteria di automezzi esauste, materiale contenente tracce di eternit e, soprattutto, scarti di tondini in ferro, scarto di cicli produttivi, trasportati nella totale assenza delle autorizzazioni prescritte dalla normativa in materia ambientale, per un valore complessivo di circa 95mila euro.
Classificando i rifiuti, i Carabinieri hanno, inoltre, verificato che tra i rifiuti vi era anche grossa quantità di vecchi vestiti, scarto probabilmente di qualche raccolta porta a porta effettuata nei paesi irpini dell’alta Valle del Sele e dei paesi della vicina provincia di Salerno. Probabilmente, dalla selezione del vestiario raccolto, la parte degli abiti non ‘utilizzabile’ è stata scartata e, per evitare ulteriori spese, stava per essere smaltita illecitamente.
Gli improvvisati autotrasportatori sono stati denunciati in stato di libertà per raccolta e trasporto illeciti di rifiuti speciali e pericolosi ed sono tuttora in corso accertamenti per individuare sia lo stabilimento che ha prodotto gli scarti in ferro sia il sito dove i rifiuti sarebbero stati poi smaltiti illecitamente.
L’attività di indagine è stata condotta in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica di Avellino, Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi, competenti per territorio.
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