Allarme criminalità, le accuse di Iandoli

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Avellino – Allarme criminalità in Irpinia, dopo i fatti di Monteforte Irpino dei giorni scorsi, è quanto sostiene Modestino Iandoli, presidente provinciale di An e consigliere comunale di Avellino. “Non si placa – commenta Iandoli – la triste striscia di episodi legati alla criminalità. E l’Irpinia continua ad essere scena di episodi davvero inquietanti. Ma a destare preoccupazione è anche l’assenza di risposte certe che si registra da parte delle istituzioni”. Il riferimento di Iandoli è anche alla tragica vicenda che ha colpito il giovane Mauro Cioffi, il giovane ucciso in via De Conciliis nel mese di settembre. “Dopo quel drammatico episodio si sono registrate dure prese di posizione, atti di accusa e si è aperto un dibattito molto vivace che però non ha trovato sbocchi concreti. Anche in consiglio comunale la questione è stata affrontata con l’approvazione di un ordine del giorno. Da più parti, anche in sede consiliare, si è ravvisata la necessità di istituire una conferenza cittadina dedicata interamente alle problematiche legate alla criminalità, con un occhio di riguardo a quelle che potevano essere le cause di un disagio giovanile sempre più persistente. Ma per ora tutto è rimasto lettera morta. Si è riusciti solo a promuovere convegni che, pur nella loro utilità, non riescono a fornire soluzioni di alcun genere”. Servono risposte certe, questa la posizione di Iandoli. “Quello che accade ad Avellino e in provincia – così conclude il presidente provinciale di An – è di sicuro molto preoccupante. Ma ancor più preoccupante è il silenzio che si registra. La speranza è che questo allentare la presa non sia l’inizio di un oblio che si rivelerebbe dannoso per l’Irpinia, soprattutto per le giovani generazioni”.

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