Ogni giorno gettato il 19% del pane, il 39% di prodotti freschi, il 17% di frutta e il 4% di pasta: cibo per 44 milioni di persone.
Una famiglia italiana in un anno butta 515 euro in alimenti che non consumerà, sprecando circa il 10% della spesa mensile. È la stima del presidente di Last minute market a due giorni dalla Giornata mondiale dell’alimentazione della Fao. In altri termini non vengono utilizzate 20 milioni di tonnellate di alimenti per un valore di mercato di 37 miliardi di euro, circa il 3% del Pil italiano.
Secondo Segrè, preside di Agraria a Bologna, ogni giorno finisce buttato il 19% del pane, il 4% della pasta, il 39% dei prodotti freschi (latticini, uova, carne e preparati) e il 17% di frutta e verdura. Recuperando il cibo non utilizzato si potrebbe dare da mangiare a 44 milioni di persone.
L’Italia segue il trend mondiale, dal momento che negli Usa un quarto degli alimenti finiscono in discarica. Secondo Segrè «c’è chi mangia troppo poco e chi mangia troppo» e comunque «tutti male». E se si recuperassero gli sprechi della filiera alimentare «due miliardi di persone potrebbero essere nutrite». Last minute market ha lanciato “Un anno contro lo spreco 2010”. In programma a Bruxelles il 28 ottobre al Parlamento Europeo la Conferenza “Transforming food waste into a resource”, mentre due giorni dopo a Bologna sarà presentato il “Libro Nero dello spreco alimentare in Italia”, celebrato da un “Pranzo con cibo di recupero” per 500 persone in Piazza Maggiore.
Redazione Irpinia
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