“Un carabiniere alle soglie della pensione, che nonostante questo fa servizio in strada, che non si sottrae all’intervento. Perchè, perché lo ha fatto? Se noi volessimo provare a leggere questo fatto secondo i canoni meramente utilitaristici che regolano il nostro tempo, non troveremmo spiegazioni. Perchè uno prossimo alla pensione che rischia la sua vita? Perchè senza dare la stura alla bolsa retorica, quell’uomo porta con sé una fiammella di quell’Occidente di cui ha parlato il nostro vescovo”. Il Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma ha voluto usare un esempio di cosa voglia significare la cultura occidentale, il sacrificio del bene comune che prevale su quello dell’individuo, prendendo ad esempio proprio quello del brigadiere Carlo Legrottaglie, ucciso dai rapinatori da un conflitto a fuoco a Francavilla Fontana in Puglia. L’intervento del magistrato e del vescovo Arturo Aiello a confronto sul “Suicidio dell’Occidente”: “Egli ha sacrificato la sua vita perché consapevole che ciascuno di noi ha un senso nella sua vita, solo se la dona per gli altri- ha ricordato il magistrato- Questo senso del sacrificio è tipicamente occidentale. Perché è collegato ad una concezione del bene comune come qualcosa di superiore all’individuo. E’ legato alla concezione che la libertà legata alla persona come non qualcosa da coniugare in termini di liberazione da ma come realizzazione per. Tutto questo forse non era nella piena consapevolezza del brigadiere Carlo Le Grottaglie, ma certamente egli ha respirato forse una lezione familiare, forse i valori tramandati dall’Arma a cui apparteneva, ma certamente egli li ha incarnati con la sua fine, il quotidiano sacrificarsi”.
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