
Proseguono gli incontri a Bagnoli Irpino in occasione de “L’officina delle Idee” iniziativa promossa da Toni Ricciardi e Franco Vittoria con l’associazione Generazione Zero. In mattina ci sono stati vari interventi a partire da Gerardo Adiglietti: “La vicenda Irisbus non è l’espressione di disprezzo da parte di un governo che non si preoccupa. Ma è l’assenza di un governo di tutela dei diritti perché non ne ha l’autorevolezza. La piazza degli indignati non è fatto solo di giovani ma di persone che si vedono negati diritti di tutte le età. E noi non siamo capaci di affrontare questa questione a partire dal Pd. Il comportamento del partito di ieri è stato sbagliato. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Dobbiamo scrivere una nuova carta dei diritti mondiali perché abbiamo il mondo che è contro di noi”. L’esponente Pd poi tocca la questione rifiuti che in questi giorni sta tenendo banco in Irpinia, con i sindaci del centrosinistra che alzano la voce: “E’ vero che le tariffe stanno aumentando ma è altrettanto vero che in alcuni paesi ci sono le “cofecchie”, se prima ce n’erano due addetti alla differenziata in alcun paesi ne troviamo venti. Come mai ? E c’è qualcuno che fa anche lo sciopero della fame, assurdo”. Poi immagina il futuro “Se Bersani dovesse diventare presidente del Consiglio, come segretario nazionale sceglierei Rosy Bindi per la capacità di tenere da cattolica tutti insieme”.
La parola poi è passata a Rosanna Repole ex Presidente della Provincia, oggi autorevole esponente del mondo scolastico: “Il governo regionale e nazionale nega molti diritti, uno molto importante è il diritto all’istruzione. La Regione Campania e la Provincia di Avellino hanno evitato un vero e proprio processo di razionalizzazione all’istruzione. Il governo ha decretato che gli istituti scolastici con meno di trecento alunni non hanno diritto ad un dirigente scolastico stabile. Questo significa che gran parte degli istituti dell’Alta Irpinia non hanno più una stabilità. Abbiamo il dovere di fare una opposizione costruttiva e non distruttiva, non possiamo più essere amministrati dal nulla a tutti i livelli”.