SAN MICHELE DI SERINO- E’ arrivata nell’aula del Tribunale di Avellino con un tappeto, quello che avrebbe rubato al suo vicino, mentre era steso nel cortile di pertinenza dell’abitazione ad asciugare. L’imputata, una ottantaduenne di San Michele di Serino, da alcuni mesi e’ in lotta con il vicino, a cui aveva concesso in fitto una sua abitazione arredata (quindi tappeto compreso) e che si trova sotto sfratto (per cui di recente lo stesso vicino avrebbe anche denunciato una aggressione con un coltello da parte dell’anziana dopo che era stato rinviato lo sfratto). Una delle tante scaramucce tra vicini che ogni giorno riempiono le aule di tribunale, in prevalenza giudice di pace e in questo caso monocratico. L’anziana donna, accompagnata dal suo legale, l’avvocato Carmine Ruggiero si è trovata di fronte al vicino e denunciante difeso dall’avvocato Danilo Iacobacci nell’ udienza celebrata con il rito abbreviato. Ha spiegato che il tappeto era il suo, visto che aveva affittato l’abitazione arredata e quindi non avrebbe compiuto nessun furto. Una tesi che ha portato, anche alla luce degli atti e delle spontanee dichiarazioni rese dalla ottantenne all’assoluzione “perche’ il fatto non sussiste”, invocata dal la stessa Procura e successivamente condivisa dal giudice monocratico, che ha mandato assolta l’ anziana.
Redazione Irpinia
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