“La questione della annunciata cancellazione, decisa dalla giunta Caldoro, del reddito di cittadinanza, non può essere derubricata a evento di ordinaria amministrazione”. E’ quanto afferma in una nota Luigi Caputo, responsabile Politiche Sociali della segreteria provinciale del Prc. “Essa merita perciò qualche considerazione a freddo – aggiunge – andando ad incidere su un quadro sociale, già devastato dalla crisi e da una storica arretratezza economica, in cui anche l’eliminazione di una misura, sicuramente non risolutiva e non del tutto aderente nella sua attuazione all’obiettivo originario che il Prc si era prefissato nel proporla, è destinata ad acuire la sofferenza in cui versano cospicui strati della popolazione campana. Solo una compagine animata da furore classista antiproletario e totale insensibilità nei confronti della bruciante disperazione che investe chi ha perso o non ha mai avuto un posto di lavoro, ovvero si dibatte tra i mille affanni e le incognite della precarietà, poteva concepire una scelta dai contenuti socialmente così violenti. Azzeramento di qualsiasi traccia di politiche sociali e legittimazione dell’illegalità: questo il biglietto da visita con cui le destre si sono presentate anche in Campania, come dimostrano, da un lato, l’incredibile sanatoria (fortunatamente, per ora, battuta in Parlamento) delle costruzioni abusive e, dall’altro, la soppressione delle misure di sostegno agli operai colpiti dalla sospensione dei processi produttivi. Il tutto in nome di un meschino revanscismo volto a rimuovere qualsiasi intervento riconducibile ai precedenti governi di centro-sinistra, indipendentemente dal loro contenuto. In conclusione, non possiamo che segnalare il brillante esordio dell’irpina Antonia Ruggiero alla guida della Commissione consiliare per le Politiche Sociali, ed augurare alla stessa di provare a vivere, almeno per un giorno, nelle condizioni di quelle persone, già beneficiarie del reddito di cittadinanza, che anche il suo comportamento contribuisce oggi a condannare a un destino di patimenti e tribolazioni. La lotta per la restituzione del maltolto di cui si è impadronita la giunta Caldoro in ogni caso continua: il Prc e la Federazione della Sinistra sono infatti impegnati a portarla avanti con la mobilitazione dal basso ed eventualmente, ove ne ricorrano i presupposti – conclude – anche con specifiche iniziative di carattere legale”.
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