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Abellinum – Insorge la Pro Loco di Atripalda: “Restituitecela”

La vicenda del sito archeologico atripaldese di Abellinum, restituito con una delibera del Tar alla disponibilità dei vecchi proprietari ha smosso, e non poco, l’opinione pubblica, soprattutto perché l’antica Civita rappresenta la testimonianza più bella e meglio conservata della presenza dell’Impero romano in Irpinia. Al coro dei dissensi si è aggiunta la voce della Pro Loco di Atripalda i cui membri accompagnano le scolaresche a visitare i resti della villa di epoca imperiale e che attualmente, proprio per la sentenza del Tribunale, non possono più accedervi. “Da martedì 18 maggio 2011 – si legge in una nota ufficiale dell’associazione cittadina – con una delibera del TAR il sito archeologico dell’Antiqua Abellinum è stato restituito alla disponibilità dei vecchi proprietari.
Sembra assurdo ma purtroppo è così. Una delle perle turistiche della Città di Atripalda, la domus romana appartenuta a Marco Vipsanio Primigenio, Liberto di Vipsanio Agrippa, genero dell’imperatore Augusto è inaccessibile a tutti.
Il sito – si legge ancora – che negli ultimi anni, si è arricchito di bellezze inestimabili, è stato visitato da tantissime persone provenienti anche da fuori regione, in occasione delle Giornate del F.A.I., di quelle del Patrimonio e della Cultura, è stato anche la location delle ultime rappresentazioni della Via Crucis richiamando migliaia di persone, non può essere chiuso per “banali motivi burocratici”. Non possiamo e ci rifiutiamo di dire alle tante scolaresche e ai visitatori che non possono più visitare Abellinum, ma anche di pensare che tutti gli sforzi della nostra Associazione, sia economici che organizzativi, compiuti in questi anni per la valorizzazione del sito archeologico come la partecipazione ad eventi nazionali o internazionali quali la Borsa Archeologica di Paestum o il B.I.T. di Milano, la promozione con materiale turistico distribuito durante l’accoglienza dei visitatori o le degustazioni dei nostri vini organizzate tra i reperti storici, possano essere stati inutili.
Tutti i progetti futuri programmati con la consegna del Parco Archeologico, (momenti di teatro e musica) potranno mai essere realizzati? Potremmo ripresentare manifestazioni nel sito? Potranno gli studenti conoscere la storia ed ammirare di nuovo i modi di vivere dei romani senza doversi recare a Pompei o Ercolano?
Noi ci impegneremo affinché ciò possa avvenire subito perché è impensabile che l’accesso alla vecchia Città di Abellinum sia impedito al pubblico!”.

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