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AAA…Cercasi partiti a Monteforte Irpino: al voto al buio dopo lo scioglimento per mafia

Monteforte

MONTEFORTE IRPINO- “Il commissariamento deve essere pensato come una sorta di ingessatura, simile a un arto che ha avuto un problema, ma la sua finalità non è quella di rimanere per sempre, altrimenti l’arto finisce per atrofizzarsi. È uno strumento che deve aiutare a ritrovare la normalità. Chi ritrova la normalità? Non affidiamo compiti che né la magistratura né la prefettura possono svolgere”. Non sono parole dello scrivente ma del Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma, al termine di un intervento il 10 maggio 2024 a Pratola Serra, comune che era uscito da poco dal commissariamento per condizionamento mafioso e che aveva una nuova amministrazione. Civica. Perché a Pratola Serra i partiti si erano liquefatti durante la fase della formazione delle liste. C’e’ un altro comune dove, al termine della prima fase del commissariamento per condizionamento mafioso, il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Avellino hanno ritenuto che l’ingessatura dovesse essere tolta. Si tratta di Monteforte Irpino. Una realtà molto più grande, che andrà ufficialmente al voto il prossimo 23 e 24 novembre. Ma anche a Monteforte i partiti sembrano scomparsi. Dobbiamo dire sembrano, perché se ufficialmente non ci sono iniziative, nulla di pubblico, sotto banco le manovre sono iniziate ormai da tempo. Che fine ha fatto il Partito Democratico? Non c’è nessuno che nel Campo Largo o nel centrodestra ritenga che va fatta una discussione alla luce del sole? La verità è che non c’è interesse alle sorti della cittadina dell’hinterland in primis perché tutti i partiti e i loro “capi” sono interessati più a racimolare voti alle Regionali e non hanno interesse a farsi nemici. Anche se fossero al momento “impresentabili”. Speriamo che in questa restante parte della vigilia della presentazione delle liste, qualcuno si faccia vivo. Per chiudere questa brevissima riflessione, uso ancora le parole nella stessa occasione del Procuratore Airoma: “Interessarsi attivamente alla politica non è necessariamente una cosa negativa o un affare sporco. C’è chi la definisce come la più alta forma di carità. Interessarsi al bene comune. Il bene comune significa pensare che esista un orizzonte che vada al di là e che sia bene coltivare. Ed è per questa ragione che bisogna fare gruppo, associarsi, cercare di trovare l’occasione di confronto, affrontare le questioni in maniera trasparente, aperta, senza pensare sempre necessariamente a un tornaconto personale”. Potremmo aggiungere anche rivincite personali. Di trasparenza, finora, nel dibattito pre elettorale di Monteforte Irpino se ne è vista davvero poca 
Aerre

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