La Pro Loco ed il Comune di Frigento in occasione delle feste pasquali hanno organizzato il ‘Pellegrinaggio ai Sepolcri’ e ‘I Misteri’, manifestazioni in programma, rispettivamente, il 20 e il 21 marzo.
IL PELLEGRINAGGIO AI SEPOLCRI
Il pellegrinaggio ai Sepolcri è il primo dei tre momenti della Settimana Santa frigentina compiuto solo dagli “Incappucciati”, penitenti un tempo appartenenti alle tre diverse congregazioni che partecipavano al rito del Giovedì Santo.
Sin dai primi giorni della Settimana Santa nelle chiese del paese vengono allestiti i altari della reposizione che saranno adorati dagli “Incappucciati” e dalla popolazione. I altari della reposizione non sono espressione della Deposizione del Cristo, della Morte, ma messaggi di pace e di amore cristiano arricchiti da drappi e tappeti di fiori. Al centro della scena viene collocata l’urna contenente la SS. Eucaristia.
Forse proprio il REPOSITORIO, posto così in evidenza e tutto l’insieme così suggestivo, ha suggerito alla popolazione il termine ‘Sepolcro’ per definire invece l’esaltazione dell’Eucaristia.
Fra le molteplici interpretazioni popolari, la più fondata comunque è quella di vedere in loro dei pellegrini in penitenza verso luoghi sacri o addirittura verso la Terra Santa.
Singolare e suggestivo è l’incontro che avveniva nel passato tra gli Incappucciati delle varie Congreghe nelle chiese al momento del cambio che esse si davano per sostare davanti al Sepolcro.
Lo scambio avveniva con un reverenziale saluto.
Le chiese dove sono allestiti i Sepolcri rimangono aperte fino a tarda sera per permettere alla folla di visitarli e pregare. Una antica tradizione popolare frigentina vuole che la sera del Giovedì siano almeno tre i Sepolcri da adorare.
Il pellegrinaggio ai Sepolcri compiuto dagli Incappucciati ha inizio giovedì 20 marzo alle ore 20,30 in punto e parte dalla Chiesa Madre. Percorrendo Via Duomo giunge alla Chiesa dei Morti, per poi recarsi, dove una breve visita alla Chiesa di San Rocco dalla quale ripartirà per tornare in Cattedrale.
I MISTERI
Durante il periodo della Quaresima, all’interno della chiesa dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, da tutti chiamata Chiesa Madre, vengono esposti al pubblico i cosiddetti “Misteri”. Sono delle rappresentazioni in cartapesta dei momenti salienti della passione e morte di Gesù.
I 14 “TAVOLATI”, che sicuramente avevano il compito di mostrare in sembianze umane gli eventi evangelici a tutto il popolo per una maggiore comprensione, subirono dei danni in seguito al terremoto del 1980.
I misteri furono realizzati agli inizi dell’ottocento. Le teste e le mani, in cartapesta, furono realizzate dall’artista Russo da Mirabella Eclano. Anticamente, oltre alle scene attuali , si poteva ammirare:
LA LICENZA ossia il saluto fra Gesù e Maria prima della Passione
LA CATTURA nell’orto degli ulivi, con il famoso Bacio di Giuda.
I tavolati originali, con i personaggi autentici risalenti all’800 sono Schiera degli Angeli, Flagellazione, Coronazione di spine e Inchiodazione.
L’antico Cristo dell’Inchiodazione, in legno, fu realizzato dall’arciprete don Generoso Ciullo. Quello attuale è un artistico Crocifisso in cartapesta del ‘700, che fino al 1960, veniva esposto Chiesa dei Morti, per essere venerato dai confratelli i quali, al termine della Via Crucis vi sfilavano davanti penitenti, in ginocchio e con dei pesanti pesi di pietra appesi al collo.
L’angelo dell’orazione all’orto era in origine la statua di santa Fara. La testa e le mani sono di pregiata fattura in legno. La statua originaria fu donata alla Chiesa di San Giovanni, da un giudice devoto della santa, originario di Napoli, trasferito a Frigento per motivi di lavoro.
I volti del Cristo originari, ossia attribuibili al Russo, sono quello della Condanna, della Coronazione di spine e della Flagellazione.
La statua di Longino che si trova sul Tavolato della Crocifissione è stata realizzata dall’artista locale Olimpio Maiellano il quale utilizzo, adeguandola, la testa in cartapesta di Giuda Iscariota.
Una volta restaurati si è riprese l’antica usanza di portarli in processione per le vie del paese la sera del Venerdì Santo, quando vengono rievocate le quattordici stazioni della “Via Crucis” di Gesù Cristo. Ad ogni zona del paese era affidata simbolicamente la cura di un “mistero”, i contradaioli li portavano a spalla durante la processione.
Negli ultimi anni i tavolati sono stati posizionati lungo l’itinerario della processione rappresentando la 14 stazioni della pratica della via crucis, così come avverrà il giorno 21 marzo alle ore 20, partendo dalla Cattedrale. (di Italia Manzione)