A capodanno, avremo un motivo in più per scaraventare dalla finestra l’impossibile. Non tutti sanno che il napoletanissimo concetto di ‘fare ammuina’ rientrava nel regolamento scritto della marina borbonica di qualche secolo fa, quando i marinai napoletani facevano ‘ammuina’ in presenza degli ufficiali superiori con lo scopo di dimostrare l’operosità dell’equipaggio. Una sorta di rituale ancestrale che serviva anche a scacciare via i demoni e gli oscuri presagi del futuro. E capitava sovente che nel fare l’ammuina, si rompevano ‘involontariamente’ oggetti qua e la, lungo i ponti della nave. In tempi di magra e di crisi economica, rompere qualcosa può aiutare a liberare la rabbia repressa e lo stress. Lo dice un recente studio curato da tal Katsuya Hara, chiropratico nipponico, che per pochi euro concede la possibilità di dare libero sfogo alle proprie frustrazioni attraverso la distruzione, più o meno controllata, di vasellame e bicchieri. A chi, la mattina del primo dell’anno, non è mai capitato di fare lo slalom con la propria vettura per le strade cittadine, cercando di evitare cocci di piatti e bicchieri in frantumi, o peggio ancora, trovare una vecchia lavatrice al posto del cruscotto della propria auto (Fantozzi docet)? Al solito, noi italiani possiamo vantarci di essere i precursori di tale singolare terapia. L’usanza, tutta ‘capodannesca’, di far esplodere petardi o di rompere oggetti nasconde in realtà un rito antichissimo di espulsione diretta dei mali e non è altro che il retaggio (esteso ai mezzi pirotecnici) di vecchie manifestazioni ritualistiche collettive finalizzate a scacciare direttamente i demoni, spaventandoli con schiamazzi, urla, danze, maschere e combattimenti. Tutto questo, il chiropratico Hara, l’ha trasformato in business. Orde di gente comune o anche uomini d’affari o signore perbene scelgono piatti, bicchieri e vasellame in genere che desiderano distruggere all’interno di appositi camion urlando insulti e improperi contro chi loro aggrada. Si dice che anche rompere una sola tazza abbia un immediato effetto benefico. Quando fra qualche giorno saremo presi a spaccare piatti e bicchieri, ricordiamoci allora di urlare a squarciagola insulti ai nostri capi o, perché no, ai nostri compagni e vicini, mariti e mogli, commercialisti e avvocati, politicanti e presunti tali. Dalla terra del Sol Levante assicurano: l’effetto sarà sorprendente.
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it