La carica di Rastelli e Masiello. Con la Primavera finisce 3 a 0

Colomba trasforma il lupo: ennesima mutazione per i biancoverdi che anche contro il Pescara saranno privi di pedine importanti. Una sfida quasi da ultima spiaggia quella contro gli abruzzesi. Una gara che potrebbe decretare la morte o la resurrezione della truppa irpina, che sembra aver ritrovato le paure di un tempo, quelle che l’hanno fatta ripiombare nuovamente nella zona rossa. L’Avellino si gioca una gran fetta di serie B. Bisogna conquistare l’intera posta in palio anche in trasferta. Un successo esterno che per raggiungere la salvezza serve come il pane. Il tecnico di Grosseto sarà costretto a cambiare nuovamente le carte in tavola: infatti dovrà rinunciare a Biancolino, fermato dal giudice sportivo, Fusco e Monticciolo, fermi ai box per infortunio, oltre a Savoldi, ormai fuori da diverse settimane. Perdite importanti per il condottiero biancoverde che potrebbe passare ad un inedito 4-4-1-1 con: Tagliatatela tra i pali, Minieri e Sussi sulle corsie esterne e D’Andrea e Masiello. Centrocampo da destra verso sinistra con Rastelli, Boudiaski, Minopoli e Millesi. Alle spalle di Danilevicius invece ci sarà Albino. “Pescara è una tappa importante, ma non da ultima spiaggia. – afferma Massimo Rastelli, che sabato, complice il forfait forzato di Biancolino, tornerà in campo dal primo minuto – Il risultato dell’Adriatico è importante perché ci permetterà di capire se potremo raggiungere la salvezza senza passare per lo spareggio, oppure se dovremo cercare di ottenerla tramite lo spareggio. Non ci sarà Raffaele, spero di giocare dal primo minuto e di poter così dare sin da subito il mio contributo”. Torna sulla sfida con il Piacenza che al pari di quella con i biancoazzurri era molto importante: “Abbiamo cercato di analizzare questa brutta prestazione per cercare di capire gli errori fatti. Purtroppo sono venuti a mancare elementi importanti come Riccio, a corto di ossigeno, ed Albino, che non è ancora in una condizione ottimale. Adesso dobbiamo dare tutti il cento per cento. In questo momento per venire fuori dalla crisi c’è bisogno dell’aiuto di tutti”. Sul turno favorevole ai lupi afferma: “Anche il Piacenza, come il Pescara, non aveva più nulla da chiedere al campionato. Ma dobbiamo essere concentrati al massimo anche perché loro proveranno a riscattare la sconfitta con la Triestina”. Vittoria d’obbligo in quanto il punto servirebbe a poco: “E’ normale che con una vittoria faremmo un grosso passo in avanti. Anche sabato dovevamo conquistare l’intera posta in palio e alla fine siamo riusciti a portare a casa un pareggio. Un punto che paradossalmente è stato molto utile visto che ci ha permesso di avvicinarci al Vicenza, attualmente sestultimo. Sono loro il nostro obiettivo anche perché dovranno venire a giocare in casa nostra”. Per voi ‘esperti’ maggiori responsabilità? “Sicuramente. Speriamo di poter dare una mano ai più giovani e venire fuori da questo periodo difficile”. E’ tra i più criticati della formazione biancoverde. Tra quelli che durante l’arco della stagione hanno subito le ‘ire’ dei tifosi irpini. Andrea Masiello suona la carica: “Il risultato è d’obbligo. In questo momento servono i fatti… basta parole. Come è successo tante volte in questo campionato noi parliamo di vincere fuori casa e poi non lo facciamo mai. Preferisco restare zitto e cercare insieme ai miei compagni il colpaccio a Pescara. Sono troppi mesi che non vinciamo in trasferta, quindi è ora di voltare pagina. Anche perché con un’altra sconfitta per noi si farebbe davvero dura”. Il giovane difensore scuola Juve non vuole sentire parlare di rassegnazione. Il centrale toscano conferma che la squadra non ha alcuna intenzione di ammainare la bandiera: “Sappiamo di non dover mollare perché mancano ancora sette gare ed abbiamo tutto il tempo per recuperare e riuscire a raggiungere la salvezza diretta senza dover attendere l’ultima giornata. Ci stiamo preparando mentalmente a queste sette finali e credo che questa squadra, ora come ora, sappia dire la sua, reagire e raggiungere l’obiettivo” .Anche con il Piacenza i soliti dieci minuti di follia, l’Avellino prende sistematicamente goal: “E’ tutto l’anno che commettiamo errori e il reparto difensivo è stato messo tante volte in discussione. E’ normale che un motivo ci sia, però sappiamo che quando prendiamo gol oppure sbagliamo un passaggio o una posizione, comincia ad essere dura, perché sentire i fischi del tifo non gratifica. Cerchiamo di rimanere sempre tranquilli, ma non è facile. A Pescara bisogna far capire subito che abbiamo intenzione di vincere e conquistare i tre punti. Loro non so se sono ancora salvi ma questo non deve interessarci, andremo lì sicuramente per dare il massimo e portare a casa questa vittoria”. L’Avellino ha difficoltà sui calci piazzati ed i difensori non riescono a sfruttare quelle poche occasioni che si presentano su calcio da fermo: “I calci piazzati sono fondamentali soprattutto se prepari durante la settimana qualche schema che si può rilevare utile per far gol. Fino a questo momento sono andati in gol solo gli attaccanti , però se capita l’occasione in difesa siamo tutti alti più di 1,80 centimetri . Penso che l’altezza ci possa dare una mano per sfruttare al meglio le situazioni che si creano. Se qualche punizione o qualche calcio d’angolo viene messo nella posizione giusta abbiamo la possibilità di giocarcela e metterla dentro”. Il futuro si chiama Juve, ma almeno per il momento il viareggino non ha nessuna intenzione di pensare ai bianconeri: “La notizia che Capello mi aspetta alla Juventus mi fa sicuramente piacere. Però in questo momento penso soltanto alla salvezza dell’Avellino. In queste restanti partite devo dare il massimo. E’ una cosa che comunque fa piacere sentire. Adesso però, lo voglio ribadire, aspetto queste sette partite da giocare con questa maglia e dare una mano ai miei compagni per raggiungere l’obiettivo”. E’ terminata 3 a 0 l’amichevole con la Primavera: in goal Vicari e Albino autore di una doppietta. (Di Sabino Giannattasio)