La cantautrice avellinese Gina Rodia, inglese di nascita ma irpina di origine, ci racconta la sua carriera musicale fino all’ultimo singolo “Respirare”, che su YouTube ha superato le 12.000 visualizzazioni.
Nata in Inghilterra ma italianissima di origine (di Serino, Avellino), come il nome chiaramente dimostra, Gina Rodia sta facendo sognare gli utenti di Youtube con una ballata romantica e intensa di cui tra un paio di settimane uscirà anche la versione in spagnolo.
Come nasce la passione per la musica?
<<Fin da bambina grazie ai miei fratelli maggiori, dei veri appassionati. Ma anche mia madre ha fatto la sua parte, acquistando parecchi dischi e facendomeli ascoltare>> ricorda con piacere Gina Rodia, che prosegue <<In casa nostra giravano parecchio i dischi di David Bowie, un grandissimo artista britannico, è con la sua musica che ho iniziato ad amare quest’arte>>.
A quei tempi eri ancora in Inghilterra, poi ti sei trasferita con la tua famiglia in Italia durante gli anni Settanta. A posteriori cosa pensi di questa scelta di tornare “a casa”?
<<Non rimpiango l’Inghilterra, sono contenta e orgogliosa della mia italianità. Penso che, se potessi, comunque non tornerei indietro nonostante gli aspetti negativi di questo nostro Paese che purtroppo è carente in meritocrazia in ogni settore>>.
Ricordiamo i tuoi esordi. Come muove i primi passi un’aspirante cantautrice?
<<Ho iniziato con mia sorella (chitarrista e cantante) che suonava e faceva la corista in un gruppo di Salerno. La mia grande passione per la musica mi ha portato a seguirla in questa piccola avventura e ho iniziato anche io, a partire dalle feste in piazza e poi con l’attività di corista che ho condotto per ben dieci anni. Ho preso parte a diversi tour di cantanti della tradizione italiana come Wilma Goich, Gino Santercole, Dik Dik, Tiziana Rivale e Ron. Ho anche partecipato alle semifinali di Castrocaro presentando un inedito. E intanto coltivavo la mia altra passione, quella per la scrittura>>.
Poi il boom negli anni Novanta con la musica dance cantata.
<<Ho collaborato ad alcuni dischi dance con il nome d’arte di “Jina”. Uno in particolare ha riscosso un notevole successo, “Listen to your Heart”, che vantava una prestigiosa produzione e un’importante distribuzione. E’ stato un progetto che mi ha regalato grandi soddisfazioni e che ricordo con immenso piacere>>.
Gli studi universitari ti hanno portato poi ad abbandonare la musica per un periodo, per riprendere con nuova passione e grinta circa un anno e mezzo fa.
<<Sì, quando ho collaborato con l’amico Nunzio Vanni all’album “Liberando”, una bella produzione indipendente. Poi ho conosciuto un gruppo di musicisti parte del forum “MuoviLaMusica” ideato da Alberto Salerno, uno dei più grandi autori esistenti dalla cui penna sono nate canzoni come “Io vagabondo” e “Terra promessa”. E’ stata l’occasione per entrare in contatto con una realtà molto stimolante e con tanti musicisti esperti, ma anche con i problemi della musica>>.
Spiegaci quali.
<<Oggi il mondo della musica è molto difficile per gli indipendenti. Purtroppo i talent show musicali sembrano essere sempre più l’unico trampolino di lancio. Non sono contraria a questo sistema, ma mi dispiace che sia l’unico modo per arrivare al successo. Il problema resta comunque quello del passato: selezione ridotta, pochissimi autori e sempre gli stessi. Cambiano le formule ma il risultato resta invariato>>.
E poi c’è il “problema” età <<un fattore che in Italia, rispetto a tante altre realtà, conta tantissimo. Se sei over 30, nonostante un’elevata professionalità, le probabilità di essere preso sul serio per una carriera discografica sono quasi nulle>>.
Parlaci del tuo progetto attuale che sta riscuotendo consensi sul web.
<<In attesa del disco, abbiamo pubblicato il singolo “Respirare”. Le musiche sono di un bravissimo chitarrista, Federico Zagnoni e di Mimmo Galasso, mio il testo e l’interpretazione. La nostra idea era quella di comporre un brano che si potesse cantare, ricordare, facilmente riproducibile e che arrivasse alla gente. Dopo poco tempo dal caricamento sul canale Youtube un boom di visualizzazioni e, con immensa sorpresa, siamo stati sommersi di messaggi sui social network. In modo particolare provenienti dall’America Latina. Motivo per cui a breve uscirà la versione in spagnolo, il cui adattamento è stato affidato all’autrice italo-spagnola Sandra Von Borries>>.
Programmi futuri?
<<Continuo a comporre brani per gli altri. Mi piace ricordare quello scritto per Marzia Dipalma, promettente artista pugliese, e quello per Giuliana Danzè intitolato “Tutto per niente”. Proseguo con le serate live con il mio trio smooth jazz, con cui riadattiamo pezzi di musica pop su questo interessante genere musicale. Mi reputo una persona molto fortunata perché, portando avanti la mia professione di insegnante, posso continuare a fare musica in piena libertà creativa e per passione>>.
Per chiudere, Gina cos’è per te la musica oltre a essere “passione”?
<<La musica è condivisione. E anche un bellissimo dono, perché offri una parte di te agli altri. Come un’opera d’arte, resta per sempre a disposizione di tutti>>.