Nola – Dieci presunti affiliati ai clan Russo e ‘Nuova Alleanza Nolana’, tra cui M. S., 34enne residente a Quindici e vicino al clan Russo, sono stati arrestati dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli per estorsioni continuate e aggravate dal metodo mafioso perpetrati a Saviano tra l’ottobre del 2009 e giugno 2010.
L’operazione è stata portata a segno nelle prime ore del mattino ed ha visto impegnati i militari del dipendente Norm con il supporto in fase esecutiva delle dipendenti Stazioni Carabinieri di Quindici, Cecina, del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna, e dalle Compagnie Carabinieri di Casoria, Giugliano in Campania e Castello di Cisterna (NA). Ad emettere le ordinanze di custodia cautelare il Gip Stefano Risolo su richiesta della Dda della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. Le indagini sono state coordinate dai pm della Direzione distrettuale antimafia.
I carabinieri avrebbero fatto chiarezza su diverse estorsioni poste in essere dal clan Russo, capeggiato dai fratelli Salvatore e Pasquale, entrambi arrestati nei mesi scorsi. Le estorsioni sarebbero avvenute in piena egemonia del clan Russo e successivamente dopo l’arresto dei due boss ad opera di un nuovo gruppo criminale denominato ‘Nuova Alleanza Nolana’ all’interno del quale sono confluite diverse cosche.
L’accusa mossa a tutti gli arrestati è quella di estorsione in concorso aggravata. Gli episodi in contestazione attengono a differenti condotte poste in essere in tempi diversi ai danni della medesima vittima; la ricostruzione compiuta dei fatti e la precisa individuazione del ruolo avuto da ciascuno degli indagati sono state possibili grazie alla collaborazione della persona offesa. L’ordinanza notificata agli arrestati è incentrata su due distinti accadimenti: da un lato, le pretese estorsive per somme superiori ai 5mila euro avanzate da 5 degli indagati (tra cui il 34enne di Quindici) quali esponenti del clan Russo operante a Nola, per fronteggiare le quali la vittima, anche per le minacce di morte subite, è stata costretta a cedere l’attività di cartolibreria che conduceva e a rinunciare al relativo ricavo in favore del clan.
La collocazione temporale delle condotte deve essere letta in uno con l’intervenuto arresto dei fratelli Salvatore, Pasquale e Carmine Russo, la cui latitanza è cessata tra il 31 ottobre e il primo novembre dello scorso anno. Quasi tutti i destinatari dell’ordinanza erano soggetti già conosciuti come ‘vicini’ ai gruppi criminali presenti in zona.