Sciopero CTI ATI e AIR. Uil: “Da azienda silenzio ingiustificabile”

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Avellino – Proclamato per il giorno 9 luglio lo sciopero dai lavoratori della CTI-ATI e dell’AIR dalla Uil Trasporti. A seguito delle quattro giornate di sospensione del lavoro e delle manifestazioni di sensibilizzazione pubblica, il sindacato, in mancanza di risposta dai vertici aziendali, continua la protesta.
“Lo sciopero di venerdì – ha spiegato il segretario della Uil-Trasporti Gerardo Petracca – sarà l’ennesima occasione per i vertici della CTI-ATI e dell’AIR per ascoltare le richieste dei lavoratori. Riteniamo gravissimo il comportamento messo in essere nelle ultime settimane dalla società, che dopo ben quattro giornate di sciopero, ha ritenuto opportuno continuare la sua politica del silenzio. In discussione ci sono cose importantissime per il futuro del settore trasporti irpino, dal nuovo piano industriale alla riorganizzazione dei servizi, punti su cui non intendiamo più soprassedere. I lavoratori meritano attenzione e rispetto da parte di un’azienda che fa finta di non sentire. Sappiamo bene di arrecare un danno ai cittadini, con lo sciopero di venerdì, ma nelle scorse domeniche per le strade della città abbiamo avuto modo di sensibilizzare gli utenti, con un volantinaggio mirato, per spiegare le difficoltà che vivono questi lavoratori. Venerdì chiederemo anche l’intervento della Prefettura, necessario per costringere l’azienda ad ascoltare le nostre richieste“.
Dello stesso avviso il segretario generale della Uil Franco De Feo: “Quella dell’Air è per noi una nuova vertenza irpina. Per questo motivo rinnoviamo l’invito prima di tutto all’azienda ad ascoltarci ma anche alle istituzioni, fino a questo momento assenti dalla scena. Chiediamo, infatti, l’intervento del Presidente della Provincia in merito alla questione, soprattutto se l’azienda continuerà a fingere un’indifferenza ingiustificabile. In discussione c’è il nuovo piano industriale della società, cosa che riguarderà l’intera provincia, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo a tutti i livelli. L’atteggiamento dei vertici aziendali è ingiustificabile. Ci si rifiuta di discutere a priori con i lavoratori su questioni che li riguardano direttamente. La Uil, naturalmente, andrà fino in fondo alla questione”.

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