Roma – Una protesta da “ultrà”, quella messa in campo oggi a Roma dal sindaco di Sperone Salvatore Alaia, sceso in piazza per manifestare contro i tagli imposti agli enti locali dalla manovra finanziaria insieme ad altri 400 colleghi.
Alla manifestazione organizzata nella piazza capitolina ha partecipato, oltre ad Antonio Gengaro e al montellese Ferruccio Capone, anche il primo cittadino della città capoluogo: “Oggi si è registrata una larga partecipazione di sindaci di tutta Italia, al di là degli propri schieramenti politici – ha dichiarato Giuseppe Galasso – Siamo qui insieme ai nostri colleghi per manifestare contro questa finanziaria che uccide gli enti pubblici”.
Di sicuro tra le fasce tricolori più esuberanti e contestatarie che siano state avvistate oggi nell’Urbe (e intercettate dagli obiettivi fotografici), il passionario primo cittadino irpino ha inscenato insieme ad altri una colorita protesta legandosi un cappio al collo proprio.
“Con questa manovra si soffoca, non abbiamo risorse né finanziarie né umane. Continueremo determinati più che mai a far sentire la nostra voce e a dare voce a chi non ce l’ha”. Annuncia così il pugno duro Alaia, che in quanto a proteste non è certo un novellino. Risale a pochissime settimane fa lo sciopero della fame portato avanti con i colleghi di Bisaccia per contestare le disposizioni del piano sanitario del sub commissario Zuccatelli.
Con l’adrenalina ancora a mille, il sindaco Alaia, raggiunto telefonicamente, ha raccontato la sua giornata da contestatore nella città eterna. “Quando sono arrivato in piazza Navona, c’era un silenzio tombale”. Sulle teste di sindaci e presidenti delle Province, non volava insomma una mosca. Poi è arrivato lui e la contestazione si è di molto animata. “Ho messo in scena una protesta quasi da ultrà” scherza, mica poi tanto, il sindaco.
Alaia che bacia la Iervolino, Alaia che viene baciato dalla Iervolino, Alaia col cappio al collo. Le immagini sono balzate in un lampo sulle pagine online dei quotidiani nazionali. “Ce ne fossero di più di sindaci come te” gli ha detto il sindaco di Napoli. Ce ne fossero davvero. (di Oderica Lusi)