“L’acqua non ha colore politico. In Irpinia la crisi idrica non è più un’emergenza passeggera ma una condizione strutturale, causata da reti vecchie e marce che disperdono più della metà dell’acqua disponibile.
La delibera di Montefredane apre una strada importante, ma ora serve che tutti i sindaci la
percorrono insieme. Il rischio è che prevalgano gelosie di campanile o logiche di colore
politico: sarebbe un errore imperdonabile.
L’acqua è vita e serve a tutti, indipendentemente da chi governa o da chi si vota. Per
questo i cittadini devono pretendere dai loro rappresentanti – da tutti, senza distinzione –
soluzioni concrete e investimenti strutturali, non più promesse e passerelle.
Il 10 settembre l’Irpinia sarà ascoltata dal Governo: divisa non conterà nulla, unita potrà
finalmente farsi rispettare”. Così in una nota il Comitato Uniamoci per l’Acqua.
Redazione Irpinia
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