Video/Standing ovation per Francesca Albanese ad Avellino: “Il Made in Israel va abolito”

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Standing ovation per Francesca Albanese. In centinaia ad accoglierla all’ex Cinema Eliseo per la presentazione del suo libro “Quando il Mondo Dorme”. “Non uno spettacolo ma un gesto politico, esserci è un segno tangibile per dimostrare da che parte stare” hanno detto gli organizzatori Stefano Kenji Iannillo e Francesca Coletti dell’Arci.

Tanta è stata la solidarietà espressa dell’Irpinia nei confronti della Relatrice Speciale dell’Onu sui territorio palestinesi occupati. “Non è solo solidarietà passiva, ma persone che mi dicono: Fammi vedere cosa posso fare – ha detto Albanese, originaria di Ariano Irpino -. C’è chi mi chiede come contribuire. È chiaro che la gente è confusa. Io credo che, al di là di un governo che ha seri problemi di conformità alla Costituzione, a livello comunale, provinciale, regionale e individuale si è creata una grande rete di persone che mi chiedono cosa fare. È il momento di attivare il potere di ognuno di noi per contribuire a fermare il genocidio, il genocidio del nostro tempo. Perciò dico: fate attenzione a chi è il vostro assicuratore, a dove investite i vostri risparmi in banca e a quali prodotti acquistate. Il Made in Israel va abolito. A questo punto, dato che il governo continua a sostenere il vergognoso accordo di partenariato tra Europa e Israele, e mantiene un memorandum d’intesa con il governo israeliano, nonostante molti comuni e regioni ne abbiano chiesto la rescissione, occorre agire dal basso.

Dico ai comuni che mi hanno conferito la cittadinanza onoraria o le chiavi della città – e che ringrazio tantissimo – che se il loro impegno è autentico, devono dimostrarlo. Non amo l’attenzione su di me, non deve esserci un culto della personalità. Se la solidarietà nei miei confronti è legata a ciò che faccio per la Palestina, allora impegnatevi per la Palestina: emettete ordinanze che invitino tutti i commercianti a non vendere più prodotti Made in Israel. È il minimo che si possa fare. Aderite alle campagne di AssoPace, Amnesty International, al BDS, e soprattutto fate pressione sul governo” ha concluso Albanese.