A margine della Direzione del Pd convocata in queste ore a via Tagliamento, il consigliere comunale dem Ettore Iacovacci ha rimarcato la sua linea in vista del voto del Consuntivo 2024 atteso tra meno di 48 ore in aula. “Più che definirmi un ribelle, mi considero un consigliere che ha delle idee personali, maturate anche girando per la città – ha chiarito il consigliere comunale -. Di solito non resuscito mai morti, qui, invece, stiamo facendo resuscitare Gianluca Festa e qualche altro nostro compagnuccio. Per me la questione non è votare o non votare Laura Nargi. Come ho già detto in altre occasioni, sarà l’ultimo a votare. Se il mio voto dovesse servire per portare avanti l’amministrazione su progetti, allora il mio voto ci sarà. Se invece il mio voto non dovesse servire, voterò contro, perché alla fine non servirebbe a nulla.
La cosa assurda – ha continuato Iacovacci – è che noi, come opposizione, avevamo chiesto una netta divisione da Festa. Poi, quando Laura Nargi l’ha fatta, quasi tutta l’opposizione si sta tirando indietro. E il primo a chiederlo, all’interno del Consiglio Comunale, fu proprio Antonio Gengaro: andate a vedere le immagini, in cui lui le diceva “Prenditi il tempo e poi vieni qui e ne discutiamo”.
A precisa domanda su se teme o meno ripercussioni interne da parte del suo stesso partito, Iacovacci ha risposto in maniera netta: “Sono abituato a queste cose. Pensate che qualche anno fa non mi candidarono solo perché ero amico di Galasso e Lucio Fierro aveva fatto una guerra contro Galasso. Ricordo al partito che, nel 2018, tutti sono scappati, e la lista con 29 candidati la fece Iacovacci Ettore. Ed è stata la prima lista ad Avellino. Ho ancora i messaggi di parlamentari e consiglieri regionali che, all’una di notte, mi scrivevano: “Per fortuna che esisti”. Questo nel 2018. Quindi non mi fa paura avere un’idea propria: è democrazia.
Poi, se il partito non è più democratico ed è diventato — non so — stalinista o russo, è un altro discorso. Allora vedremo, in base a ciò che succederà. Perché non riesco a capire come mai la segreteria nazionale intervenga solo sul Comune di Avellino. Ma Gaetano Manfredi non governa forse a Napoli con una maggioranza anche di centrodestra? Nella sua giunta c’è una maggioranza di centrodestra. Come mai al sindaco di Napoli nessuno dice nulla? Eppure è Napoli, è una città metropolitana. Quindi, di cosa stiamo parlando?” ha concluso il consigliere dem.