Marco Grasso – Accorpamento Moscati-Landolfi, iter a rilento. “Serve maggiore condivisone, dal primo incontro è emerso che le due realtà parlano poco tra loro, e questo è un dato negativo, che non può non preoccuparci”, precisa il segretario della Cisl Fp Irpinia Sannio Antonio Santacroce.
Al tavolo del confronto si sono ritrovati stamane il direttore generale Angelo Percopo e la dottoressa Maria Concetta Conte per il Moscati e Ferdinando Memoli e Emilia Anna Vozzella per l’Asl di Avellino. Presenti tutte le sigle sindacali. All’ordine del giorno il Decreto Regionale del Commissario ad Acta n. 29 del 19 aprile 2018 che prevede l’accorpamento delle due strutture e una condivisione di intenti ed obiettivi, con l’istituzione di una cabina di regia unica con l’interessamento di tutti i soggetti preposti.
“Sul personale c’è poco chiarezza, si sta dando possibilità di scegliere di restare all’Asl, ma c’è confusione sui costi. C’è chi dice che seguano il personale e chi, invece, che restino comunque in capo al Moscati. Così come il personale che viene trasferito deve essere sostituito e, nella situazione attuale, mi sembra che il Moscati, con le difficoltà di personale con le quali convive da tempo, non sia nelle condizioni migliori per gestire una situazione di questo tipo”.
L”incontro di oggi rappresenta solo una prima tappa, alle quali ne dovranno seguire altre in rapida successione. “Nutriamo dubbi riguardo la tempistica per l’effettiva realizzazione del percorso di accorpamento, poiché ad oggi poco o nulla è stato fatto, sia da un punto di vista organizzativo che strutturale. Come sindacato faremo di tutto per portare avanti un piano di riorganizzazione che rappresenta un’opportunità per tutto il territorio dell’Asl, non solo per le due strutture, soprattutto se si considera il fattore personale”, aggiunge Santacroce.
Il tempo, intanto, stringe. Ottobre si avvicina e l’annessione dell’ospedale Landolfi di Solofra al Moscati di Avellino è ancora lontana.
“Dopo l’incontro tenutosi a Napoli lo scorso 12 luglio tra le Organizzazioni Sindacali ed il governatore della Campania De Luca, crediamo che l’accorpamento possa diventare occasione, vista l’elevata carenza di personale sanitario sia all’Asl che al Moscati, per stabilizzare i tanti precari che in questi anni hanno permesso di mantenere i livelli essenziali di assistenza e per i tanti lavoratori che attendono di ritornare nel proprio territorio attraverso il percorso della mobilità. Così come immaginiamo – conclude il segretario della Cisl – che si possa poi proseguire con la messa a concorso dei posti carenti in organico ed ai quali ambiscono i tanti giovani, e meno giovani, laureati in attesa di un’occupazione”.