Frode fiscale, maxi operazione della Guardia di Finanza: in arresto tre imprenditori irpini

0
338
Guardia di Finanza

Una vasta operazione di polizia giudiziaria condotta da oltre 100 uomini della guardia di finanza e coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, ha portato a 17 ordinanze di custodia cautelare, otto delle quali in carcere, a carico di altrettanti presunti componenti di un’articolata organizzazione criminale dedita alla commissione di numerosi reati fiscali tramite l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, nell’ambito della commercializzazione di prodotti informatici di origine comunitaria.

E’ in corso anche la confisca per equivalente di 85 milioni di euro. Gli inquirenti calcolano che il valore complessivo della frode ammonti a 300 milioni di euro di imponibile, 60 di Iva evasa e 25 milioni di imposte sui redditi sottratte al fisco.

L’operazione ha preso il via grazie ad un maxi sequestro di lampadine e pen drive nel novembre 2015 a Brogeda.

Il sistema di frode è stato realizzato mediante la costituzione, in varie zone d’Italia, di società “cartiere” . Gli indagati sono amministratori di tali società che organizzavano frodi secondo tre diverse tipologie. Nell’indagine della guardia di finanza – coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Rose – sono entrate una settantina di società con sede in tutta Italia e all’estero, in particolare in Svizzera, Spagna, Austria, Slovacchia e Malta. La stessa merce, come accertato dalle fiamme gialle, è entrata e uscita dall’Italia, passando da un’azienda all’altra anche più di cinque volte. Tra i fornitori coinvolti, c’era chi su Internet aveva indicato come sede «Gotham City», la città immaginaria di Batman.

Tra gli arrestati anche tre imprenditori irpini. Nel blitz sono finiti anche persone di Casoria, Salerno, Roma, Napoli.

La competenza della procura di Como dipende dal fatto che il reato di associazione per delinquere è stato accertato ed in parte commesso nel Comasco attraverso il passaggio delle merci dalla frontiera.