VIDEO/ Migranti, opposizioni all’attacco: “Rifiutiamo questo razzismo, Sprar soluzione”

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Lenzuola bianche esposte come segno di protesta contro l’arrivo di richiedenti asilo nei locali un tempo occupati dalle suore Stimmatine. Questa la singolare protesta dei residenti di Corso Umberto e via Francesco Tedesco, proteste accompagnate dall’esposizione di uno striscione da parte di CasaPound nei pressi della caserma dei Vigili del Fuoco.

Striscione definito di dubbio gusto, per usare un eufemismo, dal consigliere d’opposizione Giancarlo Giordano che tuona: “Come gruppo Si Può abbiamo presentato una mozione per evitare che queste manifestazioni passino inosservate. E’ chiaro che qualcuno sta soffiando sul fuoco sulla questione immigrati ad Avellino”.

In consiglio comunale domani pomeriggio il gruppo d’opposizione presenterà una mozione ad oggetto: Adesione al Sistema Protezione richiedenti e rifugiati. “La nostra proposta è quella di utilizzare gli Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) invece dei Cas – spiega l’onorevole di Sel – siamo stanchi di dire quello che non si deve fare e inizieremo a paventare anche soluzioni, sperando che i consiglieri di maggioranza si esprimano sulla questione, l’approvino e soprattutto la pratichino”.

Molto opaca la gestione della vicenda a via Francesco Tedesco: “Il comune avrebbe dovuto spianare la strada affinché questo non succedesse. Si è scatenata una reazione che è un miscuglio di paure e rabbie che innesta un razzismo che noi rifiutiamo e che non avrebbe dovuto trovare terreno fertile”.

Troppo pochi 11 richiedenti asilo nel capoluogo irpino a fronte dei 300 ospitati a Monteforte o delle centinaia a Prata: “I comuni dell’hinterland stanno facendo dei sacrifici, mentre il capoluogo non ha nessuna idea in materia, come ammesso dallo stesso assessore Mele. La legge prevede di accogliere 3 migranti ogni mille e fornisce anche le risorse per farlo. Non si capisce perché un privato si debba arricchire mentre il comune di Avellino no che viene percepito dai cittadini come totalmente incapace a risolvere la questione”.

Sistema Sprar unica via secondo Giordano: “Una gestione misurata anche nel numero delle persone da accogliere perché ogni Sprar ne ospita un massimo di 60 richiedenti asilo e lo può fare con senso di umanità, di dignità e di servizi. Tutte le strutture funzionano meglio con piccoli gruppi”.

L’attacco è particolarmente rivolto a Teresa Mele, assessore alle politiche sociali: “Non ha nessuna idea e nessun progetto in merito alla questione, così come chi l’ha preceduta, ogni volta che la sento parlare mi dà l’idea di una turista appena sbarcata in città”.