Nella rinnovata cornice della palestra appena ultimata del Liceo statale “Publio Virgilio Marone”, di via Tuoro Cappuccini, si è tenuto il “Progetto accoglienza” riservato alle classi prime dei vari indirizzi di cui si compone l’istituto avellinese guidato dal dirigente scolastico Paola Santulli, che ha fortemente voluto l’iniziativa.
Si è trattato di un primo giorno di scuola assai particolare per le “matricole” che frequenteranno da quest’anno il Liceo delle scienze umane, presso la sede centrale di via Tuoro, oppure il Liceo classico ed il Liceo economico-sociale ubicati nel plesso di via Morelli e Silvati.
Accompagnati dai loro genitori gli studenti, appena reduci dall’esperienza della scuola media inferiore, hanno potuto avere un primo approccio con la loro nuova scuola, ricevendo utili informazioni sui corsi e le discipline che l’offerta formativa dell’istituto prevede, oltre che sulle tante attività di cui il liceo si fa promotore.
Ad accogliere nella nuovissima palestra i giovani ospiti ed i loro familiari, il dirigente scolastico, i suoi collaboratori, prof. Pisano e prof.ssa Grano, gli altri docenti ed il personale Ata, per presentare, non tanto i singoli insegnanti, che pure sono intervenuti illustrando alcuni dei progetti di recente realizzati, ma il liceo nel suo complesso, in quella che è stata un’intera giornata dedicata all’accoglienza.
Si è scelto quindi di avere un momento di condivisione delle esperienze più significative dello scorso anno, attraverso la proiezione di materiali video e testimonianze di studenti più “anziani”.
La preside Santulli ha presentato ai genitori il Pof, (o meglio il Ptof, secondo la terminologia della Riforma), che caratterizza la scuola, spiegando l’importanza della risorsa digitale costituita dalla piattaforma Scuolanext (all’interno del portale Argo), utilizzata al “Virgilio”.
Essa rappresenta una finestra aperta al dialogo tra la scuola e la famiglia relativamente alla sicurezza, al monitoraggio delle attività e della presenza dei figli in classe, fino alla comunicazione dei risultati nel profitto e delle criticità nelle varie materie.
Un modo affinché la scuola diventi sempre più un luogo trasparente di formazione. Dopo questo momento di incontro, in palestra, i ragazzi sono stati assegnati alle classi, fra l’emozione dei genitori, e affidati ai coordinatori, ma non sono andati nelle aule, per loro, infatti, c’è stato un gradito breakfast insieme a tutto il personale della scuola. Ora il “Progetto accoglienza” continua nelle classi, con l’approccio diretto e la somministrazione, da parte dei docenti, di questionari avalutativi, pensati per capire le emozioni e la visione del mondo dei neoliceali.
Intanto va in archivio un’esperienza di accoglienza senz’altro nuova, che sarà messa a punto sempre meglio nell’intento di proporre il Liceo “Virgilio” come una scuola aperta, attenta alle persone e al territorio.