Pasquale Manganiello – Stamane a Palazzo di Città si è tenuta la Conferenza dei Capigruppo per dirimere politicamente l’intricata questione relativa allo scandalo Acs.
Clima teso a Palazzo di Città con il sindaco Paolo Foti che non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione ribadendo a muso duro che avrebbe parlato soltanto attraverso un comunicato stampa (leggi qui).
Il presidente del Consiglio Comunale, Livio Petitto, ha comunicato quanto deciso stamane:
“C’è stata una richiesta da parte di tutti i capigruppo di una convocazione a stretto giro del consiglio comunale che si terrà giovedì alle 18 con all’ordine del giorno comunicazioni da parte del sindaco. Sicuramente si dovrà sostituire l’Amministratore Acs e garantire ai lavoratori ed alla cittadinanza i servizi necessari.”
“Comprendo lo stato di pressione a cui è sottoposto il sindaco – dichiara la Capogruppo Pd, Enza Ambrosone – il quale affiderà il suo pensiero a parole scritte per evitare cattive interpretazioni.
Voi raccontante ogni giorno le cronache del Pd, il pensiero del gruppo consiliare è massima fiducia nella magistratura, consapevole della responsabilità che il ruolo di Governo comporta. L’Amministrazione ha operato i controlli che la legge le affida.”
Sul coinvolgimento della consigliera comunale Barbara Matetich, la Ambrosone sospende il suo giudizio:
“C’è bisogno di comprendere meglio la vicenda. Il giudizio non può riguardare la persona e la vicenda amministrativa ha contorni non delineati. Se chiedete al consigliere Ambrosone o al sindaco Foti di andare tutte le mattine a controllare l’Acs non è quello che ci richiede la legge. I debiti fuori bilancio arrivano in Consiglio che si esprime su fascicoli preordinati dagli uffici. Non mi posso sostituire io al ruolo del magistrato. Non mi considero controparte della Giustizia che deve fare il suo corso e che è a tutela della città.”
E sulle cene elettorale e voti di scambio emersi nella giornata di ieri:
“Ho letto le intercettazioni, per quanto possa avere un pensiero che mi lascia sconcertata non posso fare altro che affidare la mia fiducia nelle mani di chi indagherà.”