Accademia della Crusca: da Petaloso ad Apericena, le parole più segnalate dagli utenti

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A forza di click potrebbero entrare nel vocabolario della lingua italiana. Sono le parole segnalate dagli utenti alla storica Accademia della Crusca, nata per la salvaguardia e lo studio della lingua italiana, che dedica una sezione ad hoc del proprio sito per contribuire alla loro diffusione e consolidarne la segnalazione, aumentandone la dimensione sociale e quindi il rango di interesse a suon di click.

Il sito dispone anche di un modulo per segnalare all’Accademia una parola entrata di recente nell’uso, sentita o letta e non presente sui vocabolari. In tal senso, è scritto che la redazione prenderà in esame i suggerimenti più frequenti e di maggiore interesse per eventuali schede di neologismi.

Oltre al fresco arrivato “petaloso”, che in poco tempo è divenuto un vero e proprio “fenomeno” del web e non solo, ecco una lista delle altre parole più gettonate dalla gente comune e indirizzate all’illustre istituto nazionale.

Abbiamo “taggare”, ovvero contrassegnare con un “tag”; “spoilerare” (dall’inglese “spoiler” da “to spoil”, “rovinare”), spesso usato in ambito cinematografico quando un testo riporta informazioni che svelano i punti salienti della trama di un film (ma stesso discorso può valere per telefilm, libri, videogiochi); “apericena”, nata dall’unione di “aperitivo” e “cena”, una semplice quanto efficace combinazione per indicare una situazione conviviale serale per gustare un aperitivo che non sia né troppo leggero né troppo pesante.

E poi ancora “googlare”, ovvero l’azione di cercare su internet tramite motore di ricerca; “whatsappare”, inviare, scambiarsi messaggi attraverso l’applicazione WhatsApp (l’uso del verbo si fa risalire al 2011 – WhatsApp fu sviluppata nel 2009 – quando si incontrano i primi risultati sui motori di ricerca); “colazionare”, invece del più lungo “fare colazione”; “docciarsi”, altra astuta sintesi di un’azione del fare quotidiano, o “inzupposo”, recente caso mediatico e tormentone di una nota pubblicità il cui testimonial è Antonio Banderas.

Nella maggior parte dei casi si tratta di alternative sintetiche a locuzioni più complesse. Parole che indicano, un po’ come accade per la lingua inglese, una tendenza anche italiana a ridurre in una singola parola azioni e concetti espressi altrimenti in maniera meno diretta.

1 COMMENT

  1. Apericena fa schifo! Aperitivo-cena non è più complesso da pronunciare e mi sembra molto più rispettoso della lingua italiana.
    Non mi sembra giusto accettare espressioni sgradevoli all’udito solo perché molto usate.
    L’Accademia della Crusca dà la sua ‘benedizione’ a questo scempio?

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