Il derby sannita della terza giornata di ritorno tra Club Ponte e Virtus Goti, terminato sul campo per 2-2, è stato contrassegnato dagli ennesimi episodi di violenza. Sul finire della gara, infatti, alcuni tifosi di casa, come documentato anche da alcune immagini, hanno tentato un’invasione di campo per rivolgere ingiurie nei confronti dell’allenatore ospite Martino.
La dirigenza pontese ha emesso il seguente comunicato a riguardo:
“Quanto accaduto sabato 23 gennaio, nel finale di partita e nel post partita, ha creato serio imbarazzo nei dirigenti di questa società, in particolar modo in coloro che ritengono lo sport veicolo dei principi di crescita e convivenza e non un’arena in cui l’educazione, la civiltà, il rispetto e la responsabilità lascino spazio e prosceni a sparuti esagerati, capaci di coinvolgere i ‘deboli’ di spirito e di essere interpreti di atteggiamenti eccessivamente aggressivi e di immotivate ingiurie. Questa missiva di chiarimento e, soprattutto, ne è la prova. Vero è che la stessa è la conseguenza di una richiesta in tal senso legittimamente avanzata da coloro, dirigenti e sportivi della Virtus Goti, che sono stati oggetti delle ‘attenzioni’ verbali di coloro che, a vario titolo, rappresentano la comunità di Ponte. Ma vero è pure il sincero sdegno già manifestato da questa sportiva nell’immediatezza dei fatti, e vero è pure l’azione posta prontamente per preservare la dignità dei dirigenti, di mister Martino e degli sportivi al seguito della Virtus Goti. E’ evidente che ciò non può cancellare certe offesi verbali e soprattutto certi atteggiamenti che hanno macchiato non solo quella che doveva essere una giornata di sport quanto l’immagine stessa di un’intera comunità fatta di persone perbene che, nel mondo del calcio dilettantistico praticato da società locali, si è sempre contraddistinta per la sua sportività. Questa lettera non è solo la formalizzazione di dovute scuse a tutti coloro che a vario modo sono stati offesi, ma è anche un preciso e tassativo impegno societario, in modo tale che in futuro fatti del genere non accadano più”.