Lioni – Ecoballe, nessun ripensamento sul sito, pur non idoneo

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Lioni – La struttura commissariale regionale per l’emergenza rifiuti sembra intenzionata a non mollare sulla scelta di Lioni per lo stoccaggio provvisorio delle ecoballe. La perizia tecnica, richiesta ed ottenuta dal sindaco Rodolfo Salzarulo gli avrebbe dato ragione sul piano tecnico, nel senso che l’area sarebbe effettivamente non idonea, ma questo non avrebbe indotto il commissario Alessandro Pansa a ripensare quella indicazione e per le prossime ore sono attese le ruspe, che dovranno preparare il terreno a ricevere le ecoballe. Lioni e l’Alta Irpinia, intanto, preparano la protesta, che si potrebbe trasferire anche davanti alla Provincia di Avellino. Già questo pomeriggio era stato anticipato che alcuni studenti liceali della zona, guidati dal primo cittadino di Lioni, avrebbero marciato contro l’Amministrazione di Palazzo Caracciolo, ma l’unica protesta è stata quella degli studenti del De Sanctis, che sollecitano una soluzione per l’istituto dichiarato inagibile quattro anni or sono. Il problema dei rifiuti si va estendendo ad altre zone della provincia di Avellino, perché, nel caso in cui Lioni fosse definitivamente riconosciuta come zona non idonea, potrebbero essere in pole position Pero Spaccone e l’area compresa tra i comuni di Casalbore e Montecalvo Irpino, a cavallo tra l’Ufita e il Cervaro. Del resto, il piano di zonizzazione approvato dalla Provincia al termine del consiglio straordinario ha individuato area bianca proprio quella che oggi è in discussione, quindi l’ipotesi è avvalorata dal riscontro scientifico. L’Ufita ha un motivo in più per essere preoccupata: la legge n. 87 prevede che venga realizzata l’area di stoccaggio della foss e sovvallo nel comune di Savignano Irpino, a pochi chilometri dalla discarica di Difesa Grande e quella decisione, fortemente contrastata dal sindaco di quel comune, Oreste Ciasullo rimane tutta in piedi.

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